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Bologna, blitz dei collettivi in Ateneo: “Annullare dibattito ‘fascista’”. E l’incontro salta

Oggi pomeriggio doveva tenersi un incontro sulla guerra in Siria organizzato dagli studenti di Azione universitaria

Pubblicato:09-10-2017 14:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:46

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BOLOGNA – Blitz dei collettivi nella facoltà di Giurisprudenza a Bologna per chiedere l’annullamento del dibattito sulla guerra in Siria organizzato dagli studenti di destra di Azione universitaria in programma alle 17 in facoltà (via Zamboni 22) nella sala delle Armi. Il collettivo Hobo stamattina ha ‘occupato’ la presidenza‘, annunciando sulla propria pagina Facebook che gli attivisti sarebbero rimasti lì finché il dibattito non fosse stato annullato, invitando tutti a ritrovarsi alle 16 in piazza Verdi per protestare contro l’iniziativa di Azione universitaria.

Il Collettivo universitario autonomo (Cua), invece, questa mattina si è sistemato in presidio davanti alla sala che avrebbe dovuto ospitare il dibattito.

INCONTRO ANNULLATO E FACOLTA’ CHIUSA PER EVITARE ‘SITUAZIONI DI PERICOLO’


E alla fine l’incontro è stato annullato. Di più: la facoltà di Giurisprudenza ha chiuso i battenti, annunciando che a partire dalle 14 “ogni attività didattica e seminariale” è sospesa. Lo hanno annunciato la presidente della Scuola di Giurisprudenza, Nicoletta Sarti, e il direttore del dipartimento di Scienze Giuridiche, Giovanni Luchetti, spiegando di aver deciso la chiusura della sede di via Zamboni 22 per “evitare che una situazione già molto tesa” a causa delle proteste dei collettivi Cua e Hobo contro il dibattito poi annullato “sfoci in situazioni di pericolo per gli studenti, i docenti e il personale tecnico e amministrativo“.

SARTI: “NON CONCEDEREMO PIU’ SPAZI AD ASSOCIAZIONI STUDENTESCHE”

Peraltro, precisano Sarti e Luchetti, la decisione “è anche derivata dall’aver constatato che il seminario promosso da Azione universitaria non corrisponde nei contenuti pubblicizzati a quanto autorizzato“. In particolare, proseguono i due, “a differenza da quanto affermato dalla rappresentanza studentesca promotrice e da alcuni organi di stampa”, l’iniziativa non ha mai avuto “il patrocinio né alcun contributo da parte dell’Ateneo e della Scuola di Giurisprudenza”. Infine, Sarti e Luchetti fanno sapere che, data “l’impossibilità di garantire a tutte le rappresentanze studentesche un identico trattamento, dobbiamo sospendere la concessione degli spazi della Scuola di Giurisprudenza ad iniziative promosse da rappresentanze o associazioni studentesche”. Sulle loro pagine Facebook, i collettivi esultano per la decisione dell’Ateneo: in particolare, Hobo parla di “grande vittoria“, ma rilancia comunque l’appuntamento delle 16 in piazza Verdi, perché “il fascismo va cacciato dalle università e dalla città”

IL CENTRODESTRA INSORGE: “UNIVERSITA’ OSTAGGIO DI CIALTRONI”

Galeazzo Bignami

L’annullamento dell’incontro sulla guerra in Siria organizzato dagli studenti di destra di Azione universitaria manda su tutte le furie il centrodestra bolognese. Ad aprire il fuoco per primo è il capogruppo di Forza Italia in Regione, Galeazzo Bignami, secondo cui la decisione presa dai vertici della Scuola di Scienze giuridiche è “estremamente grave, e dimostra come Bologna e l’Università siano ostaggio di una banda di cialtroni coccolati dalle istituzioni“, che a suo dire “si preoccupano più di non fare arrabbiare i loro cucciolotti ammaestrati che di garantire la legalità e il confronto democratico”. Per questo Bignami da un lato esprime “solidarietà ad Azione universitaria”, ma dall’altro sottolinea che “se si legittimano fatti di questo tipo poi è inutile piangere per le aggressioni fisiche subite anche dai docenti, o chiedere che si abbassino i toni”, accusando l’Ateneo di non aver “offerto una soluzione alternativa ad Azione universitaria” e di non essersi scusato a causa “della contiguità ideologica e del servilismo politico dei suoi vertici”.

Lucia Borgonzoni

Rincara la dose la consigliera comunale bolognese della Lega nord, Lucia Borgonzoni, secondo cui “per l’ennesima volta la città è teatro di un atto antidemocratico a danno della libertà d’espressione e degli studenti che vorrebbero fare lezione (infatti, oltre ad annullare l’incontro, l’Università ha anche deciso di chiudere la sede di Giurisprudenza per tutta la giornata, ndr)”. Una situazione, attacca l’esponente del Carroccio, dovuta “al lassismo nei confronti dei collettivi”, motivo per cui la consigliera chiede “che il rettore e il sindaco prendano una posizione netta, per far capire che a Bologna non si può togliere la voce a nessuno”.

(Il video è tratto dalla pagina facebook del Collettivo universitario autonomo)

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