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Ilva, giornata di sciopero da Genova a Taranto. Alle 12 al via trattativa “difficilissima”

Dai primi dati l'adesione allo sciopero di oggi contro il nuovo piano di Am InvestCo è totale a Taranto, Genova, Novi Ligure

Pubblicato:09-10-2017 08:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:46

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GENOVA – “Alle 12 parte trattativa difficilissima. La giornata è iniziata in tutti gli stabilimenti Ilva, con la mobilitazione dei lavoratori proclamata dalle organizzazioni sindacali a sostegno della trattativa. Dai primi dati l’adesione a Taranto, Genova, Novi Ligure, è totale“. Lo riferisce il segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli, che continua: “I lavoratori hanno ben compreso che le basi su cui si articola il piano industriale vanno radicalmente modificate, continuiamo a ribadire, come in tutti questi anni, che è possibile modificare il Piano affinché si rilanci la produzione dell’acciaio, si salvaguardi l’ambiente e si escludano licenziamenti. In questi anni troppo tempo perso e tante incertezze hanno pregiudicato le condizioni di partenza di questa trattativa. AMInvestCo deve sapere che queste sono le nostre condizioni per andare verso un’intesa su cui anche il governo deve fare la sua parte in maniera attiva”, chiude la Fim.

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A GENOVA LAVORATORI IN CORTEO

E’ partito pochi minuti prima delle 8.30 in direzione centro città e Prefettura il corteo dei lavoratori dello stabilimento Ilva di Cornigliano, a Genova, per protestare contro i 600 esuberi annunciati dal piano di rilancio proposto dai nuovi proprietari privati di Am Investco. La mobilitazione è iniziata questa mattina alle 5 con l’assemblea davanti ai cancelli della fabbrica; previste forti ripercussioni sul traffico cittadino.


A guidare la protesta, un mezzo pesante con lo striscione “In lotta senza paura per il lavoro e per Genova”, seguito dall’ormai storico “Pacta servanda sunt” che richiama al rispetto dell’accordo di programma del 2005. Con gli operai anche diversi rappresentati politici del Pd e della sinistra. Secondo quanto previsto nel piano anticipato venerdì scorso con una lettera dei commissari governativi e in discussione nella tarda mattinata a Roma, al ministero dello Sviluppo economico dei 1.500 lavoratori della fabbrica genovese, due su cinque sarebbero costretti a perdere il posto.

BELLANOVA: TROVARE INTESA SODDISFACENTE PER TUTTI

Teresa Bellanova con il ministro Delrio

Il viceministro allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova, è intervenuta stamattina ai microfoni del Gr1 delle 8 su tavolo di trattativa che si aprirà stamattina al Mise per il caso Ilva: “La posizione del governo è che si parte dalla proposta che era stata fatta nel bando di gara’- ha dichiarato il Viceministro- “Si parlava di un costo di 50.000 euro medio a lavoratore e quindi rispetto alla proposta che è stata avanzata nella comunicazione alle organizzazioni sindacali, si parla di una cifra più alta. Apro il tavolo questa mattina con l’auspicio che tutte le parti facciano un confronto di merito e che il governo agevolerà questo confronto per arrivare ad un’intesa che sia soddisfacente per tutte le parti”.

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