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In Italia è allarme nonni ‘ciccioni’, uno su 2 è in sovrappeso

Una situazione "preoccupante, frutto di molti miti sbagliati", l'ha definita Carmine Pinto, presidente dell'Aiom

Pubblicato:09-10-2015 07:08
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:37

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ROMA – Un italiano su due (esattamente il 49%) ignora che corretti stili di vita possono prevenire l’insorgenza di un tumore. Mentre il 79% degli ultrasessantacinquenni ritiene che modificare le proprie abitudini sbagliate da anziani non serva a molto. Con il risultato che, nel nostro Paese, abbiamo il 46,4% di nonni in sovrappeso, il 16% obesi, il 21% fumatori, che consumano nel 40% alcool in quantità rilevante, mentre solo quattro su 10 svolgono attività fisica con regolarità. Sono alcuni dei dati emersi oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa organizzata dall’Aiom (Associazione italiana di Oncologia Medica), per presentare alla stampa un tour itinerante, in 10 centri per la terza età d’Italia, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulle possibilità di prevenzione e diagnosi precoce del tumore alla prostata.

“Una situazione preoccupante, frutto di molti miti sbagliati- ha spiegato Carmine Pinto, presidente dell’Aiom- Per questo, a tutte le età, modificare in meglio il proprio stile di vita è non solo opportuno, ma anche consigliabile: no al fumo e all’abuso di alcol, mentre attività fisica costante e dieta corretta sono i messaggi chiave della prevenzione oncologica”. Abbandonare comportamenti a rischio come il fumo o la sedentarietà, infatti, presenta enormi vantaggi anche se in un’età matura. “Negli anziani- ha spiegato ancora Pinto- il rischio di cancro è 40 volte più alto rispetto alle persone di 20-40 anni e 4 volte maggiore rispetto a quelle di 45-65 anni. Stili di vita sani, insomma, non solo hanno effetti preventivi, ma quando si è colpiti dalla malattia, aiutano anche a rispondere meglio alle terapie- ha concluso- e ad abbassare il rischio di recidiva”.

di Carlotta Di Santo


Giornalista professionista

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