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Da Ciampino verso la Svezia: partiti i primi 19 migranti ‘ricollocati’

La partenza di questo gruppo da' il via ufficiale al piano di ricollocamento dall'Italia e sara' seguita da altre partenze programmate per l'inizio della settimana prossima

Pubblicato:09-10-2015 12:18
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:37

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migranti ciampino1CIAMPINO – Il gruppo di diciannove richiedenti asilo, tra cui cinque donne, tutti cittadini eritrei, e’ partito oggi dall’aeroporto di Roma Ciampino. I richiedenti asilo sono arrivati via mare in Sicilia nelle ultime settimane e sono stati tutti registrati e sottoposti a screening nel centro di accoglienza di Lampedusa, dove hanno accettato di essere trasferiti in Svezia. “La partenza di questo gruppo da’ il via ufficiale al piano di ricollocamento dall’Italia e sara’ seguita da altre partenze programmate per l’inizio della settimana prossima- commenta l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr)- I programma prevede il trasferimento di 160mila persone dall’Italia e dalla Grecia verso i paesi dell’Unione Europea aderenti, come concordato dal Consiglio dell’Unione”.

Il ruolo dell’Unchr nel programma europeo di ricollocamento consiste nel cooperare con la Commissione Europea, con le agenzie dell’Unione e con le autorita’ nazionali nel fornire informazioni e consulenza legale sul ricollocamento per tutta la durata della procedura, spiega l’organizzazione, ed include un ruolo di supervisione durante le interviste “affinche’ venga data la priorita’ alle persone con bisogni specifici, fra le quali i minori separati e non accompagnati”. Per l’Unhcr “il programma di ricollocamento e’ un importante passo in avanti verso la stabilizzazione della crisi dei rifugiati in Europa, anche se resta ancora molto da fare”. E il programma funzionera’, ribadisce, “solo se nei punti di ingresso in Europa saranno allestite solide strutture, capaci di accogliere, assistere, registrare ed identificare i richiedenti asilo e i migranti.

Inoltre e’ necessario prevedere vie legali accessibili per permettere ai rifugiati di trovare sicurezza e protezione senza mettere a rischio la propria vita e quella dei loro cari”. “Il piano di ricollocamento, sebbene limitato rispetto alle attuali esigenze, rappresenta una pietra miliare che auspicabilmente contribuira’ a gestire il flusso di rifugiati che raggiunge l’Europa con spirito di solidarieta’ tra gli Stati membri dell’Unione Europea”, ha dichiarato Laurens Jolles, Rappresentante dell’Unhcr per l’Europa meridionale. Per rafforzare la fiducia tra gli Stati membri dell’Unione Europea, e’ necessario registrare scrupolosamente e prendere le impronte digitali di tutte le persone in arrivo, non solo di coloro che partecipano al piano di ricollocamento.


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Nel 2015 sono gia’ stati salvati nel mar Mediterraneo 132mila rifugiati e migranti che sono poi sbarcati in Italia. Nel 2014 sono arrivate via mare 170mila persone. Tragicamente 3mila persone hanno perso la vita in mare nel tentativo di trovare sicurezza nell’Unione Europea. Nel 2014 le vittime dei pericolosi viaggi attraverso il mar Mediterraneo sono state 3.500.

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