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Nicchiarelli a Venezia 79: “Santa Chiara è femminista e rivoluzionaria”

Nel cast 'L'Amica Geniale' Margherita Mazzucco e Andrea Carpenzano

Pubblicato:09-09-2022 18:02
Ultimo aggiornamento:09-09-2022 18:02

Chiara
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LIDO DI VENEZIA – Alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia torna Susanna Nicchiarelli con l’ultimo film della trilogia femminile iniziata con ‘Nico, 1988’, proseguita con ‘Miss Marx’ e conclusa con il film in Concorso quest’anno ‘Chiara’.

La regista porta sullo schermo un ritratto umano di Santa Chiara, interpretata da Margherita Mazzucco, arrivata al successo con la serie ‘L’Amica Geniale’ nei panni di Elena Grieco. Nel cast anche Andrea Carpenzano nel ruolo di Francesco, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani e Luigi Lo Cascio nel ruolo del Papa.

Il film è ambientato nell’Assisi del 1211. Chiara ha diciotto anni e una notte scappa di casa per raggiungere il suo amico Francesco: da quel momento la sua vita cambia per sempre. La storia di una santa, ma prima di tutto di una ragazza che lotta, contro la famiglia e persino contro il Papa, per il suo sogno di libertà e per le donne.


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“È un personaggio contemporaneo e questo suo essere attuale sta nella scelta di opporsi a una società ingiusta in cui c’è chi possiede tutto e chi non ha niente”, ha detto Nicchiarelli in conferenza stampa. “Chiara e Francesco, infatti, si mettono dalla parte degli ultimi e scelgono la povertà. Questo – ha proseguito – è un messaggio rivoluzionario. Senza dimenticare che Chiara è un manifesto femminista che lotta per i suoi diritti di donna e per quelli di tutte le donne”.

Tra gli aspetti interessanti del film c’è sicuramente la scelta linguistica. “Con Nadia Cannata, docente di filologia medievale della Sapienza – ha raccontato la regista – abbiamo ricostruito un italiano francescano abbastanza comprensibile. Per Margherita Mazzucco questo progetto è stato amore ‘a prima vista’: “La cosa che mi è piaciuta di più in Chiara è che non voleva diventare santa, è sorpresa e spaventata dai miracoli che le accadono intorno, ha paura che la allontani dalla gente”.

Un ruolo fondamentale in questo film ce lo hanno avuto i libri di Chiara Frugoni, studiosa di storia medievale, alla quale è dedicato il film. “È mancata quest’anno. Ha dedicato la sua vita allo studio di Francesco e di Chiara. Ho scoperto Santa Chiara grazie ai suoi libri. Frugoni ha fatto emergere la realtà umana di queste due figure ed è stata una preziosa consulenza per la sceneggiatura grazie alle immagini del Medioevo attraverso cui ho costruite le scene”, ha dichiarato Nicchiarelli.

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