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Elisabetta II, Gaglione (Italiani Gb): “Londra surreale e commossa”

L'intervista al presidente del Comitato degli italiani all'estero (Comites) di Londra

Pubblicato:09-09-2022 16:12
Ultimo aggiornamento:09-09-2022 16:12
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ROMA – Mentre Londra “si riempie di poster e cartelloni che ricordano la Regina Elisabetta II, dalle strade alle fermate dell’autobus”, un pensiero dedicato a Sua Maestà, deceduta ieri all’età di 96 anni dopo aver regnato per gli ultimi 70, “accompagna moltissimi di noi, ovunque si vada, qualsiasi cosa si faccia”. Alessandro Gaglione, presidente del Comitato degli italiani all’estero (Comites) di Londra, parla con l’agenzia Dire da una capitale britannica “dall’atmosfera di profonda tristezza”. Ieri pomeriggio, nella sua residenza nel castello di Balmoral, in Scozia, la Regina si è “spenta serenamente”, come affermato in un comunicato dalla famiglia reale, che si trovava stretta al suo capezzale. Gaglione, avvocato e notaio che risiede nel Regno Unito da quasi 20 anni, una vita di attivismo nella comunità italiana, premette che “nelle facce di molti si legge chiaramente che il pensiero principale è rivolto alla Regina”. Elisabetta II, incoronata nel 1952, dopo la morte del padre Re Giorgio VI, “è stata una figura che è entrata nel cuore, nelle case e nelle vite di moltissimi abitanti del Regno Unito, anche a prescindere dalla propria opinione rispetto alla Monarchia”, che nel Regno Unito “rappresenta un capitolo complesso”. Il presidente del Comites, l’organo di rappresentanza degli italiani all’estero nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari, osserva una tristezza e un’affezione che “di solito si riservano ai familiari”. Sentimenti intimi e profondi, che forse “per chi vive in Italia sono difficili da comprendere”. Strano infatti immaginare, prosegue Gaglione, “un’affezione popolare così forte per un figura istituzionale nel nostro Paese”

La relazione del popolo britannico con la Regina diversa però, come “gli italiani che vivono qui, soprattutto quelli che ci risiedono da tanti anni, invece capiscono bene”, dice il rappresentante della comunità. “Anche da parte della grande maggioranza di noi c’è un’ammirazione ed un legame particolare con questa persona, qualcosa che trascende quello con l’istituzione della Monarchia”, afferma Gaglione in riferimento alla Regina. Il presidente del Comites indica poi un’altra componente importante dello stato d’animo della comunità Italiana di Londra, circa 350mila persone registrate all’Anagrafe Italiani residenti all’estero (Aire), e tantissime altre non iscritte. “Nutriamo un profondo rispetto per il Paese che ci ospita, e per questo ne condividiamo il dolore. Ci guida la simpatia, intesa proprio in senso etimologico: syn – patheia, vivere insieme un sentimento”, spiega Gaglione. La comunità italiana ha già annullato un evento previsto nel nord dell’Inghilterra in segno di rispetto. Anche nel resto del Paese sono state cancellate alcune attività ludiche, mentre le attività lavorative proseguono invece, per ora, normalmente. Il popolo britannico però, per la prima volta dopo 70 anni, si è svegliato oggi con un nuovo regnante: Re Carlo III, il più longevo erede al trono della storia.

“L’effetto è sicuramente strano, ma penso sia normale perché si tratta di una novità”, commenta Gaglione. “Dobbiamo pensare che ci sono generazioni intere che hanno conosciuto solo la Regina. Addirittura la stessa idea di un re, tutt’altro che anomala nella storia, oggi è motivo di sorpresa”. Secondo il presidente del Comites, “dal punto di vista pratico, alla fine ci si abituerà alla presenza del Re. Chi è contrario alla Monarchia la critica a prescindere da chi sia il regnante, chi ci crede invece, l’apprezza in quanto tale. Molto più complesso- prosegue Gaglione- sarà scardinare il cuore del popolo britannico, riuscire a trovarvi un posto”.


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