NEWS:

Tg Scuola e Formazione, edizione del 9 settembre 2022

Si parla di ritorno in classe; del test di accesso a medicina; dei 150mila docenti che mancano all’appello; del caro libri

Pubblicato:09-09-2022 13:37
Ultimo aggiornamento:09-09-2022 13:37

Tg Scuola e Formazione
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

RITORNO TRA I BANCHI TRA CARO ENERGIA E COVID

I primi a tornare sui banchi di scuola, lunedì 5 settembre, sono stati gli studenti della provincia autonoma di Bolzano. Ma per la maggior parte degli alunni italiani, le lezioni ricominceranno tra il 12 e il 15 settembre. Tutto pronto, quindi, per l’avvio dell’anno scolastico 2022/2023. Quest’anno, gli studenti non dovranno più indossare le mascherine, ma restano raccomandati il distanziamento sociale e l’aerazione delle aule. Per il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, non c’è nessun rischio che le scuole possano rimodulare l’orario per ridurre i costi dell’energia. “Capisco che c’è un problema legato al costo dell’energia che coinvolge tutto il Paese- ha detto Bianchi- ma la scuola deve essere l’ultima ad essere coinvolta in questi temi. La scuola ha bisogno di presenza, una presenza chiara, esplicita e non soggetta agli andamenti del prezzo del gas- ha sottolineato Bianchi – Ci sono altri ambiti in cui si può e si deve risparmiare. La scuola deve essere lasciata nelle condizioni di poter lavorare al meglio”.


TORNA IL TEST DI ACCESSO A MEDICINA, SCONTRO SU NUMERO CHIUSO

Il test di accesso alle facoltà di Medicina e Chirurgia continua a dividere. Quest’anno l’esame, che si è svolto il 6 settembre in tutta Italia, ha coinvolto più di 65 mila studenti, per circa 14 mila posti. Gli aspiranti medici hanno dovuto rispondere a 60 quesiti a risposta multipla in 100 minuti. Tra le materie: biologia, chimica, matematica e fisica: il numero di quesiti per materia, infatti, è stato rimodulato per dare più attenzione alle materie disciplinari e meno a logica e cultura generale. Il prossimo anno, il test cambierà ulteriormente per permettere ai giovani di provare la selezione già dal quarto anno delle scuole superiori. Ma studenti e politici chiedono lo stop al numero chiuso. “L’università sia aperta”, dicono i giovani dell’Udu. Mentre fuori dalla Sapienza di Roma gli aspiranti medici chiedono che la selezione avvenga nel corso del primo anno accademico, e non prima.

SINDACATI: “SI RIPARTE SENZA DOCENTI. MA BIANCHI RASSICURA”

A pochi giorni dalla ripresa delle lezioni, la situazione dei docenti preoccupa famiglie e scuole. Secondo Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda degli Insegnanti, la situazione rispetto allo scorso anno è “immutata”. Per i sindacati, mancherebbero all’appello circa 150mila docenti. “Nonostante i concorsi, i posti mancanti sono sempre gli stessi degli anni precedenti e di più al Nord, dove manca il 50% degli insegnanti. La situazione, in certi casi, è drammatica”, dice Di Meglio. Ma il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, rassicura. “Quando riprenderanno le lezioni, gli studenti troveranno tutti i loro docenti in cattedra. Abbiamo assunto e assumeremo oltre 50 mila docenti- ha aggiunto Bianchi- avremo ancora una parte di supplenze, ma quando arriveranno in classe gli studenti troveranno i loro docenti al loro posto”.

RITORNO A SCUOLA CON STANGATA: COSTA TUTTO DI PIÙ, DALLA CARTA AGLI ZAINI

Si avvicina la riapertura delle scuole e le famiglie stanno già facendo i conti con le spese per l’acquisto del materiale necessario e dei libri di testo. Questo però non sarà un anno come gli altri. Dal monitoraggio effettuato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i costi del materiale scolastico registrano un aumento medio del +4,3% rispetto al 2021. Complessivamente la spesa per il corredo scolastico ammonterà quest’anno a circa 570 euro per ciascun alunno. Quella per la scuola si conferma, così, una voce di spesa estremamente onerosa per le famiglie: ecco perché, quest’anno come non mai, molti ricorreranno al riutilizzo del materiale degli anni passati, e al ricorso all’usato per i testi scolastici.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it