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Elisabetta II più forte degli scandali, per la ‘Royal Family’

Da tradimenti a divorzi e un marito accusato di simpatie naziste

Pubblicato:09-09-2022 19:30
Ultimo aggiornamento:09-09-2022 19:30

REGINA-ELISABETTA
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ROMA – Nei suoi 70 anni di regno, Elisabetta II ha faticato a traghettare la monarchia del Regno Unito attraverso le difficoltà economiche del dopoguerra e della Guerra fredda con un occhio sempre attento al Commonwealth, l’organizzazione di oltre 50 Paesi nei cinque continenti un tempo appartenenti all’Impero britannico. Un lavoro che gli stessi membri della Casa reale di Windsor non gli hanno reso semplice: dallo scandalo del 1959 – che oggi farebbe sorridere – per la fotografia della principessa Margherita ritratta a collo e spalle scoperte, che fece esclamare a Elisabetta “oh mio Dio, è nuda!” trovandola in bella vista su un giornale, a questioni più spinose come le bagarre sentimentali e matrimoniali dei figli, tra scappatelle e divorzi, fino alla tragica morte della principessa Diana, la consorte del principe Carlo, nel 1997. Poi, negli ultimi anni, l’uscita dalla famiglia reale del nipote Harry e del figlio Andrea: volontario il primo dopo un’intervista di fuoco a Oprah Winfrey con la moglie Meghan Markle “punito” il secondo poiché coinvolto nello scandalo sessuale del defunto miliardario Jeffrey Epstein.

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Ma in questo elenco un’altra vicenda ha pesato rimanendo in ombra e tornando di tanto in tanto a minacciare la credibilità della Casa reale, in patria e all’estero: le accuse di “simpatie naziste” a carico del principe consorte, il duca Filippo di Edimburgo. Il marito di Elisabetta II è stato nel corso degli anni accusato a più riprese di aver avuto legami col regime di Hitler. Una affiliazione che si è cercato di smentire ricordando che durante la Seconda guerra mondiale Filippo combatté contro i tedeschi nell’esercito britannico, e secondo gli storici la sua partecipazione sarebbe stata “eroica”. A vantare legami evidenti con il regime furono invece le sorelle di Filippo, tre delle quali – Margarita, Cecilia e Sofiasposarono dei nobili tedeschi che poi ottennero incarichi di rilievo nel Terzo Reich. Sofia ad esempio si unì al principe Christoph von Hessen, direttore del ministero dell’Aeronautica, colonnello delle SS e capo dei servizi segreti di Goering. Nel suo diario personale, reso pubblico dal figlio Rainer von Hesen qualche anno fa, la principessa descriveva Hitler come un uomo “affascinante e all’apparenza modesto”, e col marito ne rimase talmente colpita da scegliere il nome Karl Hadolf per il suo primogenito.


Se è vero che le colpe dei padri non ricadono sui figli, così delle scelte matrimoniali delle sorelle non poteva rispondere il duca di Edimburgo. Tuttavia non passarono inosservate, e infatti nessun membro della famiglia di Filippo venne invitato alle nozze con la futura regina Elisabetta II, nel 1947, sebbene la guerra fosse terminata già da due anni. Un documentario del 2015 trasmesso su Channel 4 dal titolo ‘Prince Philip: The Plot To Make A King‘ riaprì l’annosa questione, su cui la famiglia reale ha mantenuto sempre il riserbo. La pellicola rilanciò una fotografia contenuta nel libro ‘Royals and the Reich’, pubblicato dallo storico americano Jonathan Petropoulos nel 2006. Nell’immagine in bianco e nero si vede un sedicenne Filippo camminare in un corteo di persone, molte delle quali con indosso la divisa nazista. Lo scatto venne realizzato a Darmstadt nel 1937 in occasione del corteo funebre per la Principessa Cecilia. Pertanto, se da un lato l’immagine creò imbarazzo a Buckingham Palace, d’altro canto scagionò in qualche modo il principe da legami palesi con il regime, trattandosi della partecipazione al funerale della sorella. Ad alleggerire le pressioni sul difficile passato del consorte di Elisabetta II, il fatto che il marito di Margarita, il principe Gottfried di Hohenlohe-Langenburg, nel 1944 voltò le spalle al fuhrer e prese parte al complotto per assassinarlo, il 20 luglio di quell’anno.

Nel 2006 Filippo rilasciò finalmente un’intervista sul tema, affermando che “c’era un senso di speranza dopo il deprimente caos della Repubblica di Weimar”, e pertanto riusciva a “capire” le persone che in Germania “si erano attaccate a qualcuno per far funzionare le cose”. Quindi disse di “non essere a conoscenza del fatto che qualcuno in famiglia esprimesse effettivamente opinioni antisemite”. Per Elisabetta II potrebbe essere stato più semplice gestire le tante gaffe del marito, commesse nel corso di viaggi ed eventi pubblici. All’indomani della morte del principe consorte, nell’aprile 2021, l’emittente Bbc le elencò con tanto di data e citazioni dettagliate. 

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