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Migranti, nuovo incendio nel campo profughi di Moria: scoppiano le bombole del gas

Il campo profughi dell'isola di Lesbo senza pace: dopo le fiamme di questa notte, nuovo incendio dopo le 18

Pubblicato:09-09-2020 17:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:51

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Chaos intensifying in #Moria pic.twitter.com/BK8prj0Eku

— Giorgos Christides (@g_christides) September 9, 2020

ROMA – Nel campo profughi di Moria, in Grecia, dopo le 18 è scoppiato un nuovo incendio, forse provocato dall’esplosione di alcune bombole per il gas usate dai profughi per cucinare. Lo riporta il giornalista del quotidiano tedesco Der Spiegel, Giorgos Christides, su Twitter, riferendo che sono state udite anche delle esplosioni.


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Intanto il ministro dell’Interno, Takis Theodorikakos, e quello per l’Immigrazione, Notis Mitarakis, hanno fatto sapere in conferenza stampa questo pomeriggio di aver predisposto tre imbarcazioni – tra cui il traghetto Blue star – per ospitare 3.500 persone rimaste senza alloggio dopo che un incendio scoppiato la notte scorsa ha devastato il campo profughi sull’isola di Lesbo, che ospitava 13.000 mila persone. Altre 3.500, hanno aggiunto i ministri, andranno in aree non colpite dalle fiamme o in centri individuati dalle autorità. Ben 400 minori non accompagnati andranno invece a stare nell’entroterra.

“Non sono state segnalate vittime o dispersi”, ha detto il ministro dell’Immigrazione Mitarakis, secondo cui “i molteplici incendi” sarebbero stati appiccati dai richiedenti asilo in aperta protesta con la quarantena imposta nel campo, dopo che alcuni residenti sono risultati positivi al Covid.

Intanto, a Bruxelles, di fronte la sede del Parlamento europeo, è stato organizzato un sit-in per protestare contro le condizioni in cui vivono i rifugiati e richiedenti asilo a Moria. Ad organizzare l’iniziativa, che punta “ad invitare la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri ad agire per rispondere all’emergenza a Moria, il più grande campo profughi europeo, e per porre fine alla crisi umanitaria in corso”, due parlamentari di origine tedesca: Damian Boeselager, entrambi del gruppo dei verdi e dell’European Free Alliance.

“12.000 persone- hanno denunciato i due eurodeputati- sono state costrette per molto tempo a vivere in tenda in condizioni spaventose, nonostante la capacità ufficiale del campo sia di 3.000 ospiti. Questa tragedia avrebbe potuto essere evitata se l’Ue e gli Stati membri avessero agito anni fa” hanno aggiunto i parlamentari che poi hanno invitato tutti a partecipare muniti di mascherine anti-Covid e a rispettare il distanziamento sociale.

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