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Meteo, Bologna potebbe diventare la capitale europea delle previsioni

Sotto le Due torri potrebbe arrivare il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, che a febbraio deve scegliere la sua nuova sede

Pubblicato:09-09-2016 12:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:03

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bologna_Centro Europeo meteo

BOLOGNA – Bologna capitale europea delle previsioni meteo? È possibile, dato che proprio il capoluogo emiliano potrebbe ospitare, nel suo Tecnopolo, il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf), l’organizzazione intergovernativa sostenuta da 20 Stati membri dell’Unione europea che attualmente ha sede a Reading, in Inghilterra, e che intende ricollocare il proprio data center. La decisione di candidare proprio Bologna è stata presa oggi a Roma dal Consiglio dei ministri, che ora presenterà la proposta all’Ue. A premere per questa scelta sono state, oltre alla Regione, che ha avanzato e sostenuto la candidatura, molte “importanti Istituzioni italiane e agenzie coinvolte nelle previsioni metereologiche, nelle simulazioni e previsioni climatiche, nel monitoraggio e nella salvaguardia ambientale, nella ricerca e nei servizi per la protezione civile”.

bologna_Centro europeo meteo 2Il progetto, spiega  la Regione, prevede “la realizzazione di un data center, una sede moderna ed efficiente dal punto di vista energetico, in grado di ospitare i super computer dell’Ecmwf e le attrezzature connesse, con infrastrutture logistiche di alto livello”. Il progetto selezionato dal Governo prevede che il data center venga ospitato all’ex Manifattura tabacchi, in un’area di proprietà della Regione in cui è presente un edificio, attualmente in ristrutturazione, già destinato dal Comune a ospitare le organizzazioni di ricerca e innovazione. Si tratta di un’area di 9.000 metri quadri, compresa la zona per le attrezzature computerizzate ad alta performance al piano terra e per gli uffici, che potrà essere ampliata con altri 6.000 metri quadri, e con la possibilità di ospitare altre attività di ricerca correlate. Ora la palla passa all’Ecmwf, che sceglierà la nuova sede a febbraio.


stefano bonaccini

Stefano Bonaccini

La decisione del Governo fa ovviamente esultare il presidente della Regione Stefano Bonaccini, secondo cui “mai come questa volta il fare rete fra Istituzioni, università e centri di ricerca è risultato vincente”. Infatti, ricorda Bonaccini, “stiamo investendo molto in ricerca e trasferimento tecnologico nei principali settori dell’innovazione, compresi big data e supercalcolo”. Una scelta “che sta pagando anche in termini di sviluppo e occupazione, come dimostrano i quasi 1.000 ricercatori assunti con i bandi su ricerca industriale, internazionalizzazione, start up innovative, e attrattività d’impresa, e ai molti altri che potranno arrivare in Emilia-Romagna con la sede del Centro europeo per il meteo a Bologna”. Da parte sua, l’assessore regionale alla Ricerca e all’Università Patrizio Bianchi osserva che “Bologna ospita il 70% della capacità di calcolo e di storage nazionale, grazie alla presenza di Cineca e Infn, e in regione c’è una delle più importanti comunità europee sul tema di big data, con oltre 1.700 ricercatori coinvolti, circa 100 eventi internazionali finora organizzati e 60 iniziative di istruzione superiore”. Soddisfatto anche il sindaco di Bologna Virginio Merola, secondo cui “il fatto che il Centro europeo possa trovare spazio all’ex Manifattura Tabacchi è un ulteriore stimolo a lavorare in sinergia con Istituzioni come la Regione e l’Università”. Ateneo che, ricorda il rettore Francesco Ubertini, “sostiene la candidatura, in quanto da sempre attiva su un tema importante come il clima e i suoi cambiamenti, e perché grazie a questa iniziativa potranno consolidarsi e integrarsi ancor di più i vari centri di ricerca pubblici e privati dell’Emilia-Romagna”.

di Andrea Mari, giornalista professionista

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