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Migranti, anche i politici tra gli ‘scalzi’ che manifesteranno a Venezia

Oltre ad attori, artisti e intellettuali, ci saranno anche i politici e i parlamentari a Venezia per 'La marcia delle donne e degli uomini scalzi'. Vogliono manifestare la loro scelta di campo dalla parte dei migranti che scappano dalla guerra e dalla povertà

Pubblicato:09-09-2015 13:32
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:32

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marcia scalziOltre ad attori, artisti e intellettuali, ci saranno anche i politici e i parlamentari a Venezia per ‘La marcia delle donne e degli uomini scalzi’. Vogliono manifestare la loro scelta di campo dalla parte dei migranti che scappano dalla guerra e dalla povertà. Ed erano presenti in molti alla conferenza stampa alla Camera di presentazione dell’iniziativa che, ora per ora, come ha detto uno degli organizzatori, Giulio Marcon (Sel) raccoglie nuove adesioni: “Oltre 1.500 personalità e 300 organizzazioni, ma anche tanti politici, Sel, Pd e M5s. Marciamo ‘scalzi’- dice Marcon- non solo perché abbiamo negli occhi le immagini di chi deve sopravvivere senza niente, ma per porre un problema non più rinviabile all’Europa, con quattro proposte concrete: la certezza di corridoi umanitari sicuri, un’accoglienza degna e rispettosa per tutti, la chiusura di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti e un sistema unico di asilo in Europa che superi il regolamento di Dublino”.

Nichi Vendola, tra i primi firmatari della ‘marcia’, ricorda che “quei migranti sono venuti a ricordarci qual è la mission dell’Europa, che è il continente dei diritti umani e dei diritti di libertà”. Un esodo storico, che interroga l’Europa invitandola a ritrovare se stessa: “Da un lato abbiamo i profughi che viaggiano con la bandiera europea, dall’altro c’è il muro di Orban. E l’Europa- sottolinea Vendola- non può essere un po’ accoglienza e un po’ muro”.

Oltre a Vendola, tutta Sel è mobilitata per la Marcia e anche il Pd e il M5S.


Pippo Civati, presente alla conferenza stampa, ha attivato il suo movimento ‘Possibile’ per appoggiare la manifestazione di Venezia, di cui sposa integralmente i contenuti e le proposte, sottolineando l’importanza dei “canali umanitari europei e dell’Onu. Quanto alle ipotesi di interventi miliatari, “l’unico intervento militare dovrebbe essere quello di non vendere più armi”, chiude Civati.

Venerdì gli ‘scalzi’ partono alle 16.30 da piazza Santa Maria Elisabetta al Lido (nella piazza antistante l’arrivo dei vaporetti) diretti alla Mostra del Cinema dove puntano ad una  storica passerella sul tappeto rosso.

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