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I pescatori puliscono il mare, ma a terra mancano i bidoni per i rifiuti

Il caso in Emilia-Romagna: a Porto Garibaldi abbandonate decine di taniche di olio esausto

Pubblicato:09-08-2022 14:12
Ultimo aggiornamento:09-08-2022 14:12

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BOLOGNA – Decine di taniche di olio esausto sarebbero abbandonate a Porto Garibaldi al di fuori dei box dedicati “senza alcun tipo di sicurezza, nè per i passanti nè per il mare”. E questo perchè l’approdo ferrarese, così come altri porti minori dell’Emilia-Romagna, è privo di aree attrezzate per i rifiuti speciali che i pescatori riportano a terra. A sollevare il problema è Marco Mastacchi, consigliere regionale di Rete Civica, che porta sul tavolo della Giunta Bonaccini le lamentele ricevute.

LE SEGNALAZIONI SU PORTO GARIBALDI

“Sono diverse le segnalazioni che riguardano la presenza, proprio a Porto Garibaldi, di decine di taniche di olio usato al di fuori dei box, senza alcun tipo di sicurezza nè per i passanti nè per l’ambiente- afferma Mastacchi- una simile situazione rappresenta non solo una questione di incuria e degrado, ma è potenzialmente pericolosa”. Il problema, rileva il consigliere, è però più ampio.

IL DDL SALVAMARE

“Grazie al ddl Salvamare recentemente approvato- spiega Mastacchi- i pescatori vengono autorizzati a raccogliere rifiuti in mare e a portarli a riva senza essere multati o senza dover chiedere particolari autorizzazioni”. Tra i rifiuti, segnala Mastacchi, “non c’è solo ciò che viene raccolto con la pesca a strascico, ma anche quello che viene prodotto dall’attività stessa come, per esempio, gli oli esausti”. Si tratta in ogni caso di rifiuti speciali che “necessitano di impianti in grado di poterli raccogliere adeguatamente, per poi destinarli a impianti di smaltimento ad hoc”.


IL PROBLEMA NEI PORTI MINORI

I porti più piccoli, come appunto Porto Garibaldi, a differenza di quelli più grandi si trovano però “in difficoltà, perché spesso i Comuni non realizzano gli impianti a causa della mancanza di gestori per le isole ecologiche. Un conto è avere a disposizione contenitori di rifiuti generici, un’altra cosa è avere contenitori per rifiuti speciali, che vanno tracciati”, spiega Mastacchi.

“I PESCATORI VANNO AIUTATI”

Secondo il consigliere civico, dunque, in Emilia-Romagna “vi è la necessità di attrezzare le infrastrutture nei porti per consentire anche ai pescatori di fare una corretta raccolta differenziata. L’approvazione del ddl Salvamare è un passo importante che consente ai pescatori, laddove possibile, di dare un aiuto concreto e importante per ripulire i mari, pescando. Va però supportato da una adeguata organizzazione della raccolta dei rifiuti a terra”.

LE RICHIESTE ALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Mastacchi invita dunque la Regione ad “attivarsi, anche con appositi stanziamenti, perché i porti del nostro territorio, come ad esempio Porto Garibaldi, si attrezzino per smaltire i rifiuti speciali recuperati dai pescatori e per individuare i gestori delle isole ecologiche attrezzate da inserire nei porti”. Il consigliere suggerisce anche “incentivi economici per i pescatori che per responsabilità civile puliscono i nostri mari, allo scopo di riconoscere l’importanza dell’attività svolta per il nostro ambiente marino”.

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