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FOTO | Il lunedì i parlamentari- anche leghisti- il culo lo hanno tenuto lontano da Roma

Il richiamo di Salvini e le foto di Sensi: "Per un anno chi li ha visti?"

Pubblicato:09-08-2019 18:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:36

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ROMA – Matteo Salvini invita i parlamentari “ad alzare i culi” e venire a lavorare lunedi’ prossimo, 12 agosto. “Noi leghisti lo facciamo”, dice. Ma per oltre un anno i parlamentari del Carroccio, come moltissimi altri, il Parlamento lo hanno sistematicamente disertato, mantenendo i rispettivi deretani ben lontani dal posto in cui avrebbero dovuto essere. C’e’ una copiosa documentazione fotografica di tutto questo. Per quattordici mesi Filippo Sensi, deputato del Pd noto ai piu’ per essere stato il portavoce di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, si e’ presentato in aula il lunedi’ – oltre che negli altri giorni- e ha scattato la foto dei banchi della Lega: quasi sempre completamente deserti. Una raccolta fotografica sui generis, quella di Sensi, che ricorda quella del tabaccaio Auggie, nel film ‘Smoke’, da un racconto di Paul Auster. Ogni mattina Auggie piazzava la macchina fotografica allo stesso angolo di Brooklyn, tra la Settima Avenue e la Terza Strada. “Le stesse persone nello stesso punto ogni mattina, mentre vivono un istante delle loro vite nel campo della macchina fotografica di Auggie…”.

Ogni maledetto lunedi’ di questo anno di legislatura, Sensi ha indirizzato la fotocamera del cellulare verso i banchi della Lega e dei Cinque Stelle a Montecitorio. “Le stesse persone nello stesso punto ogni mattina?”. Manco per sogno. Banchi sempre irrimediabilmente vuoti, come testimoniano le foto pubblicate meticolosamente su twitter (alcune delle quali allegate). Nonostante l’invito ad “alzare i culi”, il lunedi’ alla Camera i leghisti non si sono quasi mai visti. E come loro, a onor del vero, la stragrande maggioranza dei deputati. Il lunedi’ a Montecitorio, e a Palazzo Madama, e’ infatti il giorno solitamente dedicato alle discussioni generali. Una fase dell’iter legislativo in cui i provvedimenti vengono illustrati senza votazioni. I gruppi si limitano a mandare un rappresentante e magari qualche esponente interessato al provvedimento in esame perche’ lo ha seguito in commissione. Gli altri deputati che si presentano alla seduta, come Sensi, lo fanno per abnegazione. Perche’ ci tengono. O piu’ semplicemente perche’ fanno il loro dovere. I leghisti, cultori del rapporto con il collegio, considerano il lunedi’ a Roma un giorno strappato ai territori, tanto piu’ che molti sono sindaci di comuni piu’ o meno grandi. Per dire, erano assenti anche lunedi’ 22 luglio, in occasione della discussione generale sul provvedimento bandiera della Lega, il dl sicurezza bis.


“Un solo leghista tra i banchi. Zero grillini”, annota Sensi. “Tutti lavorano il lunedi’- ha detto oggi Salvini- noi ci saremo. Gli altri parlamentari alzino il culo e vengano a lavorare visto che prendono lo stipendio”. Nel sentire le parole del leader leghista Sensi e’ sobbalzato. “Assenti tutto l’anno, presenti lunedi’ 12 agosto?”. “Ma dimme te”, si e’ lamentato il democratico su twitter. “Per un anno e passa non li ha visti nessuno in aula: interpellanze, discussioni generali, non un’anima. Ora fanno i palestrati di Montecitorio. Una ridicola marcetta su Roma”. 

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