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Digitale, Sicilia e Sardegna a Bruxelles chiedono di potenziare le infrastrutture

Le dichiarazioni del presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, e del vicepresidente della Regione Sicilia, Gaetano Armao, dopo la riunione della Commissione affari economici (Econ) a Bruxelles

Pubblicato:09-07-2022 18:45
Ultimo aggiornamento:09-07-2022 18:45
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di Alessio Pisanò

BRUXELLES – “La coesione digitale è la nuova frontiera della strategia digitale europea e consentirà alle regioni più remote di superare i divari che derivano dai problemi legati all’insularità o dalla posizione remota di alcune regioni rispetto a quelle centrali”. Così il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, in seguito alla riunione della Commissione affari economici (Econ) a Bruxelles che lo ha nominato relatore del parere sull’interoperabilità dei sistemi pubblici digitali.
“Dobbiamo potenziare le infrastrutture digitali, su questo tema la regione Sardegna sta facendo grandi passi avanti investendo moltissimo”, ha continuato l’amministratore sardo.

ARMAO (SICILIA): DOBBIAMO FAR CRESCERE INFRASTRUTTURE E COMPETENZE

“Dobbiamo far crescere contemporaneamente infrastrutture e competenze digitali: non basta soltanto avere ottimi ingegneri o programmatori, ma bisogna anche crescere in competenze digitali diffuse, per far si che si determini la competitività dell’intero sistema e non solo di segmenti limitati”. Così il vicepresidente della Regione Sicilia Gaetano Armao, a margine della riunione della commissione Affari Economici (ECON) del Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles. “La Sicilia ha il doppio dei comuni con banda larga rispetto alle regioni del Nord, questo perché gli investimenti europei sono stati impiegati al meglio” ha concluso Armao.


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