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Spadafora attacca Salvini e il vicepremier: esci dal Governo

L'editoriale di Nico Perrone, direttore dell'Agenzia di stampa Dire, per DireOggi | Edizione del 9 luglio 2019

Pubblicato:09-07-2019 15:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:30

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ROMA – “No, quella di Spadafora non è stata un’intervista buttata lì, era pensata e l’attacco a Salvini calcolato“. La pensano così tra i ‘governativi’ de M5S che oggi sono stati travolti dal nuovo scontro con gli alleati leghisti. Il Sottosegretario alle Pari opportunità, parlando di violenza alle donne, ha accusato il leader della Lega di usare un linguaggio violento, che istiga al disprezzo e all’odio nei confronti delle donne.

Spadafora ha fatto l’esempio di quanto accaduto alla capitana Carola Rackete definita da Salvini “criminale , pirara, sbruffoncella” e che per giorni è stata insultata e minacciata anche di mortesui social. I leghisti sono subito scesi in campo per difendere il loro leader e hanno chiesto le sue dimissioni.

Anche Salvini, parlando di Sadafora con i giornalisti, ha preso la palla al balzo: “Che ci sta a fare al Governo con uno come me, si dimetta”. Il Sottosegretario oggi doveva presentare con la ministra Giulia Bongiorno, della Lega, il primo censimento nazionale dei centri antiviolenza, con l’annuncio di nuovi fondi. L’incontro, visto il divanpare della polemica, è saltato e rinviato ad altra data.


Da parte sua il Sottosegretario Spadafora finora non ha replicato a Salvini e alla Lega, preferendo attaccare il Pd: “Leggo surreali commenti, soprattutto di esponenti del Pd sulle azioni che non si starebbero realizzando a favore delle donne. Da questo partito ho ereditato un Piano strategico contro la violenza delle donne che era un libro dei sogni con zero risorse… Nel 2019- ha detto Spadafora- il Governo Conte destinera’ alle Regioni ben 30 milioni di euro, 10 milioni in piu’ dello scorso anno”.

Uno scontro destinato a crescere nelle prossime ore e che sta creando malumori anche nel M5S: “Questi scontri avevano una ragione in campagna elettorale, ma ora che dobbiamo proseguire con l’azione di governo rischiano di farci male”, spiegano fonti ‘governiste’.

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