
ROMA – Le foreste italiane fatte di faggi secolari sono state riconosciute dell’Unesco patrimonio dell’umanità.
Il riconoscimento è arrivato a Cracovia, dove era riunita la Commissione, e ha riguardato anche le faggete di Austria, Germania e di altri Paesi europei (Albania, Belgio, Bulgaria, Croazia, Romania, Ucraina, Slovacchia, Slovenia, Ucraina e Spagna).
I territori premiati
Sul territorio italiano spiccano le faggete abruzzesi, con una superficie di quasi mille ettari. Si trovano nei Comuni di Villavallelonga, Lecce nei Marsi, Pescasseroli e Opi.
Ci sono poi quelle del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, della Foresta Umbra (in Puglia, parco nazionale del Gargano), di Cozzo Ferriero (in Calabria, parco del Pollino), del Monte Cimino e di Monte Raschio, nel Lazio.
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