
ROMA – I giudici della I sezione penale del Tribunale di Napoli hanno condannato il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi a 3 anni per concorso in corruzione insieme a Valter Lavitola, nell’ambito del processo per la compravendita di senatori che causo’ nel 2008 la caduta del secondo governo guidato da Romano Prodi. La Procura aveva chiesto 5 anni per Berlusconi e 4 anni e 4 mesi per Lavitola. Per Berlusconi scatta anche l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
BERLUSCONI: “CONDANNA ASSURDA” – “Prendo atto di una assurda sentenza politica al termine di un processo solo politico costruito su un teorema accusatorio risibile”. Lo dice Silvio berlusconi in una nota. “Resto sereno- aggiunge-, certo di aver sempre agito nell’interesse del mio Paese e nel pieno rispetto delle regole e delle leggi, così come continuerò a fare. Ho piena fiducia negli italiani e nella loro capacità di comprendere quale persecuzione giudiziaria sia stata scatenata contro di me per cercare di ledere la mia immagine di protagonista della politica”.
PRODI: “LESA LA DEMOCRAZIA, OGGI SAREI ANCORA PRESIDENTE” – “Arrivavano rumors sulla compravendita dei senatori. Se all’epoca ne avessi avuto la certezza, sarei ancora presidente del consiglio”. Cosi’ l’ex presidente del consiglio Romano Prodi, ha commentato con i suoi piu’ stretti collaboratori la sentenza del tribunale di Napoli che condanna Silvio Berlusconi a 3 anni. L’ex premier ha aggiunto di non essersi costituito parte lesa nel processo “perche’ ad essere lesa e’ stata la democrazia e non la mia persona“.
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