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“S|confinamenti” è la nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma

Con il bilancio in attivo e 28 serate in più rispetto allo scorso anno, il Costanzi si conferma eccellenza italiana aperta alla città

Pubblicato:09-06-2023 18:03
Ultimo aggiornamento:09-06-2023 18:24

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La sala del Costanzi_ph Fabrizio Sansoni-Opera di Roma

ROMA – Il sipario di una nuova stagione al Teatro dell`Opera di Roma, quella 2023/2024, si apre il 27 novembre, una data storica per il Teatro Costanzi che nello stesso giorno del 1880 accendeva i riflettori per `la prima delle prime`.

11 titoli d`opera, 5 concerti, 7 balletti e 10 nuove produzione, di cui 6 di opera e 4 di danza, con 28 serate in più dello scorso anno: sono questi i numeri di `S|confinamenti`, una ricca stagione presentata stamattina dal direttore Michele Mariotti, dal sovrintendente Francesco Giambrone, alla presenza del sindaco di Roma (presidente della Fondazione Teatro dell`Opera) Roberto Gualtieri e ancora del presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, Eleonora Abbagnato, direttrice del corpo di ballo del Teatro dell`Opera, Simona Renata Baldassarre, assessore alla Cultura Regione Lazio e Barbara Marinali, Presidente Acea.  


“Aperto, curioso, sensibile, inclusivo, sfidante” sono questi gli aggettivi che già dallo scorso anno rappresentano la stagione e la direzione del Teatro dell`Opera di Roma. Passato, presente e futuro in una programmazione che punta a innovazione e sperimentazione e che rafforza l`obiettivo di portare questa `istituzione` dentro la città, grazie alla rete di collaborazioni istituzionali che coinvolge il MAXXI, che ha coinvolto l`artista Giulio Paolini per la realizzazione dell`immagine di questa nuova stagione, Musica per Roma, EUR S.p.A. attraverso EUR Culture per Roma, Romaeuropa Festival, l`istituzione Università e Concerti, Festival Equilibrio, La Soprintendenza Speciale di Roma, le Università e il mondo della scuola, Atac e tutti i Municipi della città. Tra le iniziative per romani e turisti tornerà per esempio `Linea Opera`, un progetto in collaborazione con ATAC che porta cittadine e cittadini ad assistere alle prove generali al Teatro Costanzi al costo di soli 5 euro: sul bus in partenza da diversi municipi anche una speciale guida a bordo per preparare il pubblico all`opera in cartellone.  

“Nei primi mesi del 2023- ha spiegato il sovrintendente Francesco Giambrone- il Teatro anche con produzioni non necessariamente di grande repertorio ha registrato una percentuale di occupazione dei posti in sala media del 91%. Un teatro per essere sano e vivo deve essere pieno, aperto e con i conti in ordine, proprio due giorni fa il Consiglio di Indirizzo ha approvato il nono bilancio in attivo di questa Fondazione. Ci dichiariamo molto soddisfatti e ribadiamo la volontà di non essere un teatro che si chiude in una bolla di autocompiacimento con i grandi artisti che porta dentro. Ci interroghiamo sempre su quello che accade intorno a noi. Viviamo la dicotomia tra l`essere un teatro di comunità e l`essere un teatro di rappresentanza della città: queste sono le nostre due anime e la nostra grande sfida”.  

LA STAGIONE 2023 2024 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Flauto Magico
Flauto Magico@Michele Crosera_La Fenice di Venezia

Aprirà la stagione 2023/2024 del Teatro dell`Opera di Roma una nuova produzione di Mefistofele di Arrigo Boito con la direzione di Michele Mariotti e il debutto alla regia in Italia di Simon Stone. La serata d`inaugurazione sarà in diretta su Rai5 e Radio3.   Dal 9 al 14 dicembre Mariotti dirigerà Tosca con Anna Pirozzi, Vittorio Grigolo ed Erwin Schrott e poi a gennaio per la prima volta ecco Il flauto magico firmato Michieletto. A febbraio debutterà nella regia lirica in Italia Ersan Mondtag con il dittico Gianni Schicchi e L`heure espagnole. È un ritorno invece quello del regista australiano, Barrie Kosky che a marzo proporrà Salome il capolavoro di Richard Strauss diretto da Marc Albrecht.   Ad aprile sarà in scena la cantante soprano americana di origine cubana, Lisette Oropesa, che debutterà nella Sonnambula di Bellini. E poi a giugno ecco L`Otello di Verdi con Gregory Kunde. Le ultime tre opere in cartellone sono invece Peter Grimes con la regia della britannica Daborah Warner e la direzione di Michele Mariotti dall`11 al 19 ottobre, L`ultimo viaggio di Sindbad di Silvia Costantini in prima assoluta con la regia di Luca Micheletti dal 16 al 23 ottobre e infine Cenerentola di Viardot al Teatro Nazionale con il nuovo allestimento dello Young Artist Program `Fabbrica` dal 28 al 31 maggio.

I BALLETTI DELLA STAGIONE 2023/2024

I balletti, presentati da Eleonora Abbagnato, vedono in scena tre grandi favole su musica di cajkovskij: Lo schiaccianoci firmato da Chalmer e con i costumi di Falasco dal 21 al 31 dicembre 2023, Il lago dei cigni firmato da Beniamin Pech dal 19 al 27 giugno 2024 e La bella addormentata con Marianela Nunez e Reece Clarke dal 14 al 22 settembre 2024. A marzo, dal 23 al 29, in scena la danza contemporanea con Playlist di Forsythe. Per la prima volta a Roma anche Il rosso e il nero di Scholz in programma dal 26 ottobre al 2 novembre. Al Teatro Nazionale spazio ai nuovi talenti della coreografia. Dal 31 gennaio al 2 febbraio ecco in scena due creazioni per il corpo di ballo: Yellow di Adriano Bolognino e I died for love di Simone Repele e Sasha Riva. Arrivano invece alla Sala Petrassi dell`Auditorium Parco della Musica due lavori di Benjamin Millepied su musiche di Philip Glass per il Festival Equilibrio 2024.

Etoiles, primi ballerini, solisti e tutta la compagnia del Lirico capitolino saranno in tournée a Parigi, Dubai e Barcellona.

“Tra i successi di queste ultime stagioni c`è quello di aver portato il nostro corpo di ballo a un successo internazionale” ha detto la direttrice, Eleonora Abbagnato.

La bella addormentata
La bella addormentata © Yasuko Kageyama -Teatro dell’Opera di Roma 2018

“C`è una crescita dell`offerta culturale nella nostra città– ha spiegato il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti- e questo è un bene perché nel decennio che ci aspetta saremo al centro del mondo, pensiamo al Giubileo e speriamo in EXPO 2030. Non c`è nulla di meglio della cultura come ambasciatrice di una città. Il settore cultura produce a Roma 12,3 miliardi di euro, rappresenta l`8,5% della produzione della ricchezza della nostra città e costituisce il 14% della produzione culturale italiana. 166mila occupati lavorano nei settori culturali e rappresentano il 7,8% degli interi occupati romani. Questo vuol dire che la città si riesce ad esprimere anche in termini economici”.  

“Siamo davvero soddisfatti di questo trend positivo del Teatro dell`Opera di Roma- ha concluso il sindaco, Roberto Gualtieri- nel 2022 siamo passati da 66mila a 218mila spettatori, stiamo uscendo dal periodo Covid con numeri importanti. Il Teatro conferma la sua dimensione con propensione globale (anche confermata dalle tournée) e al tempo stesso si avvicina e si riconnette sempre di più con la città anche con una politica di accessibilità”. 

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