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Zerocalcare: “Non parlare di sentimenti ha prodotto disastri”

Il fumettista da oggi su Netflix con 'Questo mondo non mi renderà cattivo': "I ragazzi di Rebibbia non mi sembrano così queer"

Pubblicato:09-06-2023 10:46
Ultimo aggiornamento:09-06-2023 10:46

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ROMA – Il mondo narrativo, il linguaggio unico e i personaggi memorabili di Zerocalcare tornano oggi su Netflix (e nei 190 Paesi in cui il servizio è attivo) in ‘Questo mondo non mi renderà cattivo’.

Prodotta da Movimenti Production, società del gruppo Banijay, in collaborazione con Bao Publishing (editore dei fumetti di Zero), la serie in 6 episodi racconta la difficoltà di rimanere se stessi in mezzo alle contraddizioni della vita. E poi l’arrivo dei migranti nella periferia romana che rompono gli equilibri del quartiere: i nazisti li vogliono fuori riscuotendo consensi tra i cittadini. “È come se gli avessero rubato una ‘fettina di torta’. Questo succede perché mancano i servizi, gli spazi di aggregazione e i presidi sanitari. Bisogna avere presente che portare dei servizi nei quartieri aiuta tutti a prescindere dal colore della pelle”, ha detto Zerocalcare all’agenzia Dire.

Nei nuovi episodi tornano insieme a Zero, Sarah, Secco, l’Armadillo, l’immancabile coscienza di Zero, doppiato anche questa volta dalla voce inconfondibile di Valerio Mastandrea. Tra le new entry c’è il personaggio di Cesare: un vecchio amico che torna nel quartiere dopo diversi anni di assenza e fatica a riconoscere il mondo in cui è cresciuto. Fa fatica a mostrarsi sensibile perché figlio, come fa riflettere la serie, di un retaggio culturale in cui un uomo non può mostrarsi fragile. “Io non so come sono i ragazzini di oggi. Però da quello che sento questo aspetto è superato (sono liberi di essere sensibili, ndr). Non so se è vero. A me – ha dichiarato il fumettista, al secolo Michele Rech – sembra che i ragazzini a Rebibbia non siano così ‘queer’. Però nella generazione mia e in quella di chi mi ha preceduto, di mio padre e di mio nonno, non si parlava di sentimenti. Questa cosa, secondo me, ha prodotto disastri individuali e relazionali”. Zerocalcare ha poi aggiunto che è importante “avere degli spazi, che non devono diventare la pornografia del sentimento, in cui si può essere sinceri su delle cose per l’igiene dei rapporti”.


Questo mondo “non so se non mi renderà cattivo. Quello che so i miei amici mi hanno consentito di non diventare un mostro. Loro non hanno nessun tipo di indulgenza nei miei confronti. Se pensano che io stia facendo qualche stupidaggine me lo dicono. Se sto prendendo scivoloni me lo fanno pesare in maniera severa”, ha concluso Zero.

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