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Covid, Sileri: “A votare con la mascherina nel taschino, se c’è una ressa indossiamola”

Secondo il sottosegretario alla Salute: "L'obbligo della mascherina dovrà essere abbandonato, non possiamo vivere in un'emergenza perenne"

Pubblicato:09-06-2022 11:30
Ultimo aggiornamento:09-06-2022 11:33
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Covid
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ROMA – “È chiaro che a breve queste regole sulle mascherine dovranno essere riviste. Già sappiamo che dopo il 15 giugno è già previsto che le regole siano riviste. La mascherina ormai possiamo non buttarla, ma tenerla nel taschino. Domenica quando andiamo a votare non ci costa nulla metterci la mascherina se andiamo in un seggio un po’ affollato. L’obbligo della mascherina a mio avviso dovrà essere abbandonato, poi vedremo a settembre-ottobre, ma non possiamo vivere in un’emergenza perenne. Oggi non dobbiamo più vivere la presenza del virus con ossessione, ma con normalità. Purtroppo a settembre-ottobre continuerà a fare qualche danno tra i non vaccinati e i più fragili, ma saremo in grado di gestirli al meglio delle nostre possibilità”. Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, è intervenuto così ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus.

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PERICARDITI E MIOCARDITI AUMENTATE A CAUSA DEL COVID

Sulla compatibilità ambientale nella chirurgia Sileri ha spiegato che “una sala operatoria è un ambiente protetto, fino allo smaltimento dei dispositivi, dei rifiuti ospedalieri. In tutto il processo si potrebbe operare nell’ottica di un risparmio e del rispetto dell’ambiente. Consumo e smaltimento del materiale alla fine della giornata operatoria possono essere ottimizzati”. Per quanto riguarda le malattie cardiovascolari il sottosegretario ha sottolineato che “pericarditi, miocarditi sono cresciute in questi anni. Alcune sono state associate ai vaccini, invece la maggior parte di queste problematiche sono dovute all’infezione da coronavirus. Con la farmacovigilanza sui vaccini ci sono state molte segnalazione, allo stesso modo non puoi farlo in coloro che hanno dei problemi cardiaci minori e magari transitori durante l’infezione da covid, che sono decisamente maggiori”.


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