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Comunali, il centrodestra sceglie Enrico Michetti a Roma e Paolo Damilano a Torino

Trovato l'accordo nel vertice di coalizione: nella Capitale il candidato sarà il professore e avvocato sponsorizzato da Fdi, a Torino l'imprenditore del settore enogastronomico

Pubblicato:09-06-2021 16:59
Ultimo aggiornamento:10-06-2021 11:10
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enrico michetti imago
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di Antonio Bravetti, Emiliano Pretto e Mattia Cecchini

ROMA – Piena sintonia nel centrodestra che ha scelto Enrico Michetti candidato sindaco per Roma Capitale, in ticket con Simonetta Matone che sarà prosindaco. Paolo Damilano è il candidato sindaco a Torino. Entro la settimana sarà ufficializzata la candidatura per la regione Calabria”. È il comunicato diffuso dal centrodestra al termine del vertice a Montecitorio, al quale hanno partecipato Matteo Salvini (Lega), Giorgia Meloni (Fdi), Antonio Tajani (Fi), Vittorio Sgarbi (Rinascimento) e Giovanni Toti (Coraggio Italia). Per la Capitale il centrodestra ha quindi deciso di convergere sul professore e avvocato Enrico Michetti, sponsorizzato da Fratelli d’Italia. A Torino il candidato sindaco sarà invece Paolo Damilano, imprenditore del settore enogastronomico. Due candidature civiche, come avevano più volte ribadito i leader della coalizione, per provare a conquistare le due città che nel 2016 videro trionfare il Movimento 5 stelle. “L’obiettivo del centrodestra a Roma è vincere al primo turno, non arrivare al 42-43-44% ma vincere, e risparmiare ai romani 15 giorni in più” per il ballottaggio, ha dichiarato il segretario della Lega Matteo Salvini.

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MELONI: “A ROMA CANDIDATI STRAORDINARI”

A salutare con entusiasmo la scelta del ticket Michetti-Matone per il Campidoglio, con la giudice della Corte d’Appello di Roma e in passato a lungo pm del Tribunale dei minori che in caso di vittoria assumerebbe il ruolo di prosindaco, è la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Grandi passi avanti per un centrodestra compatto che lavora per vincere. Michetti e Matone sono due straordinari professionisti con un curriculum di tutto rispetto”.

MICHETTI: “SONO LUSINGATO, ROMA È IL MIO SOGNO

“Sono assolutamente lusingato e ringrazio per questo tutti i partiti della coalizione di centrodestra. Sono contentissimo del ticket con la dottoressa Matone, insigne magistrato. Roma è la mia città e il mio sogno. Ora iniziamo insieme questa grande avventura per restituire insieme alla Città Eterno il ruolo di Caput Mundi”. Lo dichiara il candidato sindaco del centrodestra a Roma, Enrico Michetti.

 MICHETTI: “COME SI FA A DIRE NO ALLA CAPITALE?

“Ho sentito la città, le persone semplici che mi fermavano. È accaduto tutto in 15 giorni. Come si fa a dire di no a Roma? Speriamo le si possa restituire quel ruolo di Caput Mundi. Senza promesse, ventre a terra: dobbiamo pacificare questo ambiente senza odi e pregiudizi. Sono entusiasta di questa scelta inaspettata”.

 MICHETTI: “SARÀ UNA CAMPAGNA ELETTORALE CIVILISSIMA

“Sarà una campagna elettorale civilissima. Io non parlerò male di nessuno e parlerò solo con progetti e programmi”.

MICHETTI: “PENSARE A UN’AREA VASTA E DARE DIGNITÀ ALLE PERIFERIE”

“Dobbiamo iniziare a pensare ad un’area vasta dove i Comuni vicini sono nostri fratelli che dovremo trattare con grande dignità. Penso a Civitavecchia e Fiumicino per porto e aeroporto, o a Tivoli. E poi ci sono le periferie che dovranno avere dignità. Dovremo portare occupazione, servizi, gioia ed entusiasmo“.

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DAMILANO: “CENTRODESTRA CON ME SULLA STRADA GIUSTA”

“Oggi è una giornata molto importante, perché l’adesione dei partiti di centrodestra al progetto civico di Torino Bellissima è un segnale ulteriore che siamo sulla strada giusta. La strada della condivisione di una terapia d’urto per fare ripartire la città, per ricostruirla dopo questa guerra”. Così Paolo Damilanocandidato civico a sindaco di Torino reagisce all’annuncio ufficiale dell’appoggio del centrodestra alla sua corsa.

“Dovremo lavorare tutti insieme per riportare Torino all’altezza di sé, della sua storia e dei talenti della sua straordinaria comunità”, ha proseguito Damilano, che ha poi precisato quanto fosse importante questo passaggio: “L’unità e la squadra sono un elemento fondamentale per la ricostruzione, bisognerà agire in fretta e più siamo meglio possiamo farlo. Da oggi siamo ancora più concentrati sull’obiettivo di rendere di nuovo Torino bellissima”.

CENTRODESTRA INCROCIA DESTINI BOLOGNA-MILANO, FRA 7 GIORNI

Quadra trovata per Roma e Torino, altri sette giorni per arrivarci su Bologna e Milano. Il vertice del centrodestra di oggi sulle amministrative non ha sciolto tutti i nodi, rinviando a mercoledì prossimo quelli dei capoluoghi di Lombardia ed Emilia-Romagna. La nota del centrodestra a fine summit, del resto, parla chiaro: c’è stata “piena sintonia” sì, ma nel puntare su Enrico Michetti candidato sindaco per Roma in ticket con Simonetta Matone che sarà prosindaco, su Paolo Damilano candidato sindaco a Torino e nel dire che “entro la settimana sarà ufficializzata la candidatura per la regione Calabria”.

Su Bologna e Milano i giochi restano ancora da definire. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha spinto per figure civiche – e sotto le Due torri ci sono almeno un paio di identikit già in ballo (Fabio Battistini e Roberto Mugavero) – e nei giorni scorsi aveva fatto capire che la scelta sarebbe caduta su uno dei due (“A Bologna abbiamo Battistini e Mugavero, la prossima settimana prenderemo una decisione”, erano appunto le parole attribuite al leader della Lega venerdì scorso); su Milano invece Maurizio Lupi sarebbe accreditato di sondaggi più favorevoli rispetto ai civici che la Lega non disdegnerebbe. Dunque, serve altro tempo e forse le questioni ancora risolvere ruotano appunto all’equilibrio tra i due centri su cui le scelte sono ancora da fare. Dall’esito della virata che ci sarà a Milano potrebbe discendere l’opzione bolognese. Sotto le Due torri, Battistini così incassa l’ulteriore pausa di riflessione, ma torna a ‘consigliare’ di non allungare troppo i tempi. Del resto, anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ieri sera in tv definiva una “priorità” impellente arrivare a scegliere i nomi dei candidati del centrodestra evitando di rinviare eccessivamente le scelte.

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“Io non entro, perchè non voglio entrarci” nelle dinamiche del tavolo nazionale del centrodestra, “e rispetto le liturgie dei partiti perchè capisco che sono complicate”, dice Battistini. Tuttavia, avvisa parlando alla ‘Dire’, “oltre mercoledì prossimo faccio fatica a immaginare che una campagna elettorale di un candidato da lanciare abbia la tempistica giusta che serve per lavorare bene. Oltre mercoledì andiamo in difficoltà”.

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