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VIDEO | Catania, sequestro da 20 milioni di euro agli eredi di un imprenditore

Vincenzo Guglielmino, morto nel 2018, era attivo nella raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Avrebbe costruire il suo impero grazie alla collaborazione con il clan Cappello

Pubblicato:09-06-2020 08:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:27

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PALERMO – Sequestro da venti milioni di euro nei confronti degli eredi di Vincenzo Guglielmino, imprenditore attivo nella raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani morto nel dicembre del 2018. Il provvedimento, emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Catania, su proposta del direttore dell Dia Giuseppe Governale, e’ stato eseguito dagli uomini della Direzione investigativa antimafia etnea.
Il sequestro nasce da indagini patrimoniali condotte dal Centro operativo Dia di Catania: “accertata – spiega una nota – la sproporzione tra i redditi dichiarati e l’imponente patrimonio di Guglielmino, fittiziamente trasferito ai suoi familiari prima del suo decesso”. Il provvedimento colpisce la ‘E.F. Servizi Ecologici Srl’ e la ‘G.V. Servizi Ambientali Srl’, diversi immobili, un opificio, terreni, auto, rapporti bancari e finanziari.
Guglielmino era stato arrestato nel 2017 nell’operazione ‘Piazza Pulita’ perche’ accusato di tentata estorsione e danneggiamento aggravati dal metodo mafioso che sarebbero stati commessi nei confronti della ‘Roma Costruzioni Srl’, societa’ che gestiva il servizio di raccolta rifiuti a Noto, nel Siracusano. L’anno successivo un nuovo arresto, nell’ambito dell’operazione ‘Gorgoni’, con le accuse di associazione mafiosa, concorso in corruzione e turbativa d’asta, oltre che intestazione fittizia di beni. Per la Dia da entrambe le inchieste “era emerso il marcato profilo criminale” di Guglielmino che sarebbe riuscito a costruire il suo impero economico “grazie alla collaborazione con il clan Cappello”.

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