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Stadio della Roma, nuovo stop: le opposizioni bloccano l’interesse pubblico in Municipio

Le opposizioni danno battaglia e la giornata si conclude con un nulla di fatto

Pubblicato:09-06-2017 18:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:19

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ROMA – Ancora un ritardo per lo stadio della As Roma. Doveva essere espresso oggi, infatti, il parere sulla dichiarazione di pubblico interesse da parte del Municipio IX, il territorio nel quale ricadrà l’opera. Ma, nonostante la larga maggioranza a 5 stelle del parlamentino dell’Eur, le opposizioni hanno dato battaglia e la giornata si è conclusa con un nulla di fatto. Solo un inciampo al quale sarà possibile porre rimedio, assicurano i pentastellati, ma la data ultima per l’approvazione del progetto da parte di Roma Capitale prevista per il 15 giugno si avvicina.

A causare lo stop, il duro lavoro delle opposizioni e la “leggerezza” della maggioranza. “La seduta di oggi aveva un termine fissato per le 15.30”, spiega all’Agenzia Dire la capogruppo del Pd in Municipio IX, Claudia Pappatà. “Entro quest’orario doveva essere votato il parere sul progetto dello stadio ma- aggiunge- alla scadenza fissata eravamo ancora lontanissimi dal voto. Così il termine della scadenza è stato prolungato senza essere stato votato, come da regolamento”. Il tutto, prosegue Pappatà, “dopo una telefonata tra il presidente e Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea Capitolina. Un vero e proprio colpo di mano“.

Dopo aver inchiodato la discussione su questioni di natura tecnica per tutta la mattinata, l’opposizione non accetta la forzatura e occupa l’aula. “Esiste un regolamento che va rispettato, la seduta è terminata”, dichiarano i consiglieri delle opposizioni, Pd e Fratelli d’Italia in testa.


Il presidente del Consiglio, il pentastellato Marco Cerisola, non ci sta e dichiara che “la decisione politica è quella di andare avanti fino alla fine”. Ma le opposizioni insorgono, tirano fuori cartelli con la scritta “Onestà bla bla bla” e parlano di “abuso vergognoso contro il regolamento delle istituzioni”. La situazione resta rovente fino all’intervento della Polizia, chiamata dai consiglieri dem “per impedire una grave irregolarità”.

Dopo circa tre ore di sospensione, il M5S si arrende e la seduta viene sospesa. Il testo dovrà ora tornare nel parlamentino del Municipio IX per l’approvazione della dichiarazione di pubblico interesse: se questa non dovesse arrivare entro lunedì, l’intero iter del progetto dell’impianto giallorosso potrebbe essere a rischio.

di Michele Bollino

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