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Uk, May perde la maggioranza: verso ‘Hung Parliament’

La formazione guidata da Jeremy Corbyn ha invece aumentato i propri seggi in Parlamento

Pubblicato:09-06-2017 08:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:19

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ROMA – Niente maggioranza assoluta per i conservatori di Theresa May: lo indicano i risultati parziali del voto britannico di ieri, convocato dalla premier proprio nella previsione di conquistare nuovo vantaggio sui rivali laburisti.

La formazione guidata da Jeremy Corbyn ha invece aumentato i propri seggi in Parlamento, conquistando 33 mandati in più e raggiungendo per ora quota 265. Fermi a 316 i conservatori, quindi al di sotto della soglia della maggioranza assoluta, fissata a 326.

Nel suo notiziario mattutino, con oltre 600 seggi su 650 già assegnati, l’emittente ‘Bbc’ titola sull'”Hung Parliament“: un’assemblea senza maggioranza chiara, con la prospettiva di complessi negoziati per la formazione di un governo, per altro decisivo in vista dei negoziati su Brexit.


 LA STAMPA: ELEZIONI SHOCK, MAY E BREXIT ALLO SBANDO

“May e la Brexit allo sbando” e ancora “Scommessa-boomerang di May” oppure, a sottolineare l’incertezza dovuta a un parlamento senza maggioranza, “incubo” e “caos”: sono i titoli e le parole scelte oggi dai principali quotidiani del Regno Unito per descrivere l’esito delle elezioni. A puntare sul “disarray”, lo sbando e lo scompiglio, è ‘The Independent’. Che sottolinea come la sconfitta per la May sia giunta ad appena 11 giorni dall’avvio dei negoziati tra Londra e l’Unione Europea su Brexit.

Il nesso con l’esito del voto, segnato pure dall’avanzata dei laburisti di Jeremy Corbyn, è al centro di editoriali pubblicati anche su altri giornali. Decisi a evidenziare che le elezioni, anticipate di due anni, si siano trasformate per la premier in un “incubo”. Lo scrive anche ‘The Times’, storico foglio conservatore, che sottolinea come la May oggi abbia chiesto “un periodo di stabilità” proprio mentre Corbyn le chiedeva di dimettersi.

Secondo il ‘Guardian’, quotidiano progressista, le chiavi di lettura sono la crescita del Labour nel Sud e il rifiuto degli elettori di dare alla premier “un forte mandato personale per negoziare Brexit”. A prendere atto della disfatta conservatrice è poi anche ‘The Sun’, uno dei tabloid più venduti, che nei giorni scorsi aveva preso apertamente le parti di May. Le parole chiave sono ancora “Hung Parliament” e poi “Jazza”, il nomigliolo affibbiato a Corbyn, il nemico già accusato di voler aprire le frontiere favorendo i terroristi: per lui un solo aggettivo: “entusiasta”.

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