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Terna presenta il bilancio: investimenti per 2,8 mld. La società è leader europea per le batterie

"Negli ultimi 8 anni sono stati investiti 8 miliardi

Pubblicato:09-06-2015 12:56
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:22

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terna“Negli ultimi 8 anni sono stati investiti 8 miliardi nello sviluppo della rete di trasmissione italiana, rendendola più forte, sicura, efficiente e innovativa. Inoltre abbiamo 200 cantieri aperti e opere in realizzazione per un totale di 2,8 miliardi di investimento“. Così Catia Bastioli, presidente Terna, in occasione dell’assemblea degli azionisti della società che si è tenuta oggi.

 “Nel 2014, l’occupazione generata dai lavori in appalto per conto di Terna è stata pari a quasi 2.500 dipendenti a tempo pieno-ha spiegato Bastioli introducendo la parte finanziaria della sua relazione- un impatto considerevole, pari al 65% dei dipendenti diretti del gruppo”. Tra i risultati presentati spiccano un +145% per la quotazione per il titolo e +361% per il Total shareholder return (Tsr). L’assemblea degli azionisti ha poi dato il via libera al bilancio 2014: il libro si chiude con un utile netto di gruppo che raggiunge i 545 milioni, in crecita di quasi 31 milioni (+6%). Decisa la distribuzione di un dividendo per l’intero 2014 pari a 20 centesimi per azione (in linea con l’esercizio 2013).

All’assemblea, poi, si è parlato di infrastrutture. “L’impatto visivo delle linee elettriche è un aspetto critico della nostra presenza sul territorio, e per questo procediamo quando possibile a rimuovere le linee non più strettamente necessarie- ha detto Bastioli- negli ultimi 5 anni abbiamo demolito oltre 100 km di linee all’anno, per complessivi 2.200 ettari di superficie restituita. Con lo stesso spirito di attenzione all’ambiente e alle opinioni degli stakeholder abbiamo costituito al nostro interno un Osservatorio per il monitoraggio delle problematiche ambientali connesse con la realizzazione delle nuove opere elettriche, in modo da intercettare e risolvere per tempo eventuali criticità”.


“Le batterie– ha aggiunto l’ amministratoredelegato Matteo Del Fante- sicuramente sono uno strumento che entrerà nelle dinamiche del mercato elettrico in modo molto importante e Terna si può vantare di avere oggi il primato europeo” nel settore. “Abbiamo un programma da 75 MegWatt, il più grande in Europa in assoluto e 35 MW sono già in funzione in Campania e Sardegna- spiega Del Fante- un programma mirato a dare nell’aspetto di innovazione e ricerca sulle batterie due tipi di servizio di rete”. Infatti, spiega l’ad Terna, rispetto alle batterie “per alcune tipologie cerchiamo un esercizio di più comune accezione, quindi nel momento in cui viene prodotta energia da fonte rinnovabile e non trova un consumo locale o interconnesioni per portarla dove c’è consumo, viene immagazzinata e rilasciata quando il consumo emerge”. Poi c’è “la seconda famiglia del nostro Storage lab che fa ricerca in quest’ambito in Sardegna- conclude Del Fante- è quella che riguarda i servizi che le batterie possono dare alla stabilità della rete, e non accumulano energia ma danno risposte veloci per stabilizzare i parametri di rete”.

Infine si è parlato anche della rete elettrica di Fs. “Abbiamo firmato a fine 2014 un accordo prospettico non vincolante con le Ferrovie dello Stato per l’acquisto della loro rete ad alta tensione elettrica. L’operazione sta procedendo” ma “si concretizzerà nel momento in cui l’Autorità per l’energia definirà quella rete come Rete di trasmissione nazionale- ha chiarito Del Fante- Terna farà l’investimento solo quando verrà confermato che ciò in cui investiamo diventa parte della nostra rete e in quanto tale genera profitto per Terna- avverte Del Fante- e quindi dal punto di vista legale e contabile per noi quell’acquisto equivarrà a un’attività di investimento”, comprando una rete anziché costruendola. “I benefici sul sistema della rete sono in fase di valutazione- conclude l’ad Terna- ma intuitivamente i benefici nascono dal fatto che aggiungere circa 8-9.000 km di rete ai 64.000 di nostra proprietà aumenta la possibilità di far circolare energia sulla rete, la magliatura, e quindi aumentando sicurezza e solidità della rete”.

 

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