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PH. Bogdan Chilldays Plakov
ROMA – Blanco è tornato. È su tutte le piattaforme da oggi “Piangere a 90”. Una ballad carica di intensità emotiva in cui il 22enne torna a farsi sentire raccontando le proprie cadute e le proprie rinascite. Il cantautore alterna la fragilità delle strofe all’esplosione travolgente e lacerante del ritornello, rendendo questa ballad – scritta da Blanco e Tananai e prodotta da Michelangelo – un flusso emotivo, un climax in crescendo.
Blanco – al secolo Riccardo Fabbriconi – ha pubblicato il suo ultimo disco, “Innamorato”, nel 2023. Quell’anno la sua partecipazione al Festival di Sanremo ha scatenato molte critiche per l’esibizione de “L’isola delle rose” conclusasi con il danneggiamento dei vasi con i fiori posizionati su tutto il palco. Nel 2024, il cantautore è tornato con un pezzo completamente in spagnolo, per poi rinchiudersi nuovamente in sessioni di studio.
[Strofa 1]
Sono stanco, son Riccardo, son di fretta
C’è mia mamma a casa che mi aspetta
Sono Blanco, sono stato pure in vetta
Ho toccato il cielo e il dito si raffredda
Non ho firmato per una vita in diretta
Ogni donna che ho abbracciato non l’ho stretta
Non sento più il brivido
Ora c’ho un livido
[Ritornello]
E io dovevo dirtelo, ma dirtelo di pancia
Non puoi rifarti il cuore come ti rifai le labbra
E mi hai chiamato un taxi, è arrivata un’ambulanza
Mi hai detto che hai scoperto che si piange anche a novanta
Quindi non c’è limite
Posso anche urlartelo: “Ti amo, sei strana”
Torni a sorridere
Era quello che mi interessava
[Strofa 2]
Anche una scusa non regge più
Io sono questo, mi hai scelto tu
Io sono quello che il bello lo calpesta
Io sono questo, una bambola di pezza
Uno tra i tanti nell’occhio del ciclone
Non arrabbiarti, quel fiore era un pallone
Uno di quelli che bucherà un signore
E vincere, vincere, vincere
Non è destinazione
[Ritornello]
E io dovevo dirtelo, ma dirtelo di pancia
Non puoi rifarti il cuore come ti rifai le labbra
E mi hai chiamato un taxi, è arrivata un’ambulanza
Mi hai detto che hai scoperto che si piange anche a novanta
E quindi non c’è limite
Posso anche urlartelo: “Ti amo, sei strana”
Torni a sorridere
Era quello che mi interessava
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