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Il Papa ai rom: “In Italia ci sono organizzazioni maestre di vendetta, la storia farà giustizia”

Papa Francesco ha ricevuto 500 rom e sinti in Vaticano: "Andate avanti con dignità, i veri cittadini di seconda classe sono coloro che scartano la gente e buttano fuori gli altri"

Pubblicato:09-05-2019 11:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:26
Autore:

papa francesco
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ROMA – “Prego per voi e vi sono vicino. E quando leggo sui giornali qualcosa brutta vi dico la verità: soffro. Oggi ho letto qualcosa brutta e soffro perché questa non è civiltà, non è civiltà. L’amore è la civiltà, poi avanti con l’amore”. Lo dice Papa Francesco nel corso di un incontro con rom e sinti in Vaticano.

“Ci siamo abituati a parlare della gente con gli aggettivi- aggiunge- non diciamo questa è una persona questo, è così… Questo distrugge perchè non lascia che sia una persona. L’aggettivo è una delle cose che crea distanze tra la mente e il cuore. Questo è il problema di oggi. Se voi mi dite che è un problema politico, sociale, culturale, di lingua… sono cose secondarie. Il problema è di distanza tra la mente e il cuore. Tu sei gente, ma lontano da me, dal mio cuore… I diritti sociali i servizi sanitari, sì, sì ma faccia la coda… Prima questo e poi questo”.

E’ vero, continua Bergoglio, “ci sono cittadini di seconda classe. E’ vero, ma i veri cittadini di seconda classe sono coloro che scartano la gente. Vivono scartando, con la scopa in mano, buttando fuori gli altri”. Invece, sottolinea, “la vera strada è quella della fratellanza. Vieni, poi parliamo, ma vieni la porta è aperta”. Voi, dice ancora rivolgendosi ai rom e sinti presenti, “avete un pericolo, una debolezza, diciamo cosi'”, che è quella, forse, “di lasciar crescere il rancore. Si capisce, è umano, ma vi chiedo” di avere “un cuore più grande, niente rancore, andate avanti con la dignità della famiglia, del lavoro, di guadagnarsi il pane ogni giorno”. E sempre “guardando avanti. E quando viene il rancore, lascia perdere. Poi la storia farà giustizia. Il rancore ammala il cuore, la testa, la famiglia e non fa bene. Ti porta alla vendetta e la vendetta, io credo, non l’avete inventata voi. In Italia ci sono organizzazioni che sono maestre di vendetta, mi capite bene, un gruppo di gente capace di creare la vendetta, di vivere nell’omertà. Questo gruppo di gente delinquente che non vuole lavorare”.


Ecco dice ancora il Papa, “voi andate avanti con la dignità, il lavoro e quando si vedono le difficoltà guardate su e troverete che li ci stanno guardando. Ti guarda, ti vuole bene uno che è vissuto al margine da bambino, nascosto, profugo che ha sofferto per te, che ha dato la vita nella croce. E’ uno che va cercando te per consolarti e animarti”. E conclude: “Vi dico niente distanza, mente e cuore, niente aggettivi”. Ognuno, poi, “meriterà il proprio aggettivo”.

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