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Renzi: “Borghi o musei abbandonati, segnalate e li sistemeremo”

ROMA - "Come Governo abbiamo finalmente rimesso la cultura

Pubblicato:09-05-2016 12:22
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:41

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ROMA – “Come Governo abbiamo finalmente rimesso la cultura al centro della nostra azione. L’Italia del resto deve farlo dopo anni di sostanziale abbandono. Le iniziative sono tante”. Lo scrive il presidente del consiglio Matteo Renzi, in un post su facebook.

reggia-di-caserta-954-jpg-_2796L’Art Bonus, ricorda Renzi, “che ha coinvolto al momento 2545 mecenati per un totale di circa 78 milioni di euro di erogazioni liberali. L’aumento dei fondi pubblici per il Mibact nel 2016 di oltre il 30%. Il grande investimento del 1 maggio con il Cipe che ha liberato un miliardo per i nostri beni culturali. Ma non è solo questione di recuperi e restauri: è proprio una scelta di fondo, identitaria. Recuperare i luoghi delle nostre comunità significa tornare noi stessi. Per questo accanto ai grandi progetti di cui pure andiamo orgogliosi (da Pompei agli Uffizi, da Brera alla Reggia di Caserta, dalle Tremiti a Trieste, dalla Capitale a un’altra dozzina di interventi di sistema) abbiamo lanciato ieri un appello a tutti gli italiani”.


umbria_borgoIl premier aggiunge: “Segnalateci i luoghi dell’identità e della bellezza che hanno bisogno di un aiuto economico e finanziario per ripartire. L’email è semplice: bellezza@governo.it. Ci sono, pronti, 150 milioni di euro che vanno assegnati entro il 10 agosto. Le segnalazioni dovranno arrivare entro il 31 maggio. Pompei e gli Uffizi aiutano l’Italia a tornare orgogliosa di se stessa, bene! Ma abbiamo bisogno anche del piccolo borgo dimenticato o del museo abbandonato o della chiesetta da ristrutturare. E meglio ancora se un gruppo di cittadini, una associazione, una proloco, una cooperativa, una impresa innovativa si offre di gestire questi beni come luoghi dell’anima per la comunità. Dunque, scrivete a bellezza@governo.it. Segnalate i luoghi che a vostro giudizio aiutano il nostro territorio a essere comunità. Perche’ su questo tema ci giochiamo il futuro dell’Europa, vedrete…”.

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