Ora Trump punta i dazi anche sui farmaci: panico in Borsa

Crolla Big Pharma: Roche, Novartis, AstraZeneca, GlaxoSmithKline, Sanofi e Bayer. I prodotti farmaceutici rappresentano il 22,5% dell’export europeo verso gli Stati Uniti

Pubblicato:09-04-2025 11:47
Ultimo aggiornamento:09-04-2025 11:47
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ROMA – Dopo anni di esenzione, i prodotti farmaceutici rischiano di finire nella lista nera della guerra commerciale lanciata da Donald Trump. Il presidente americano ha evocato l’ipotesi di dazi anche su medicinali e derivati, scuotendo i mercati e preoccupando l’Europa. Anche l’Italia.

I farmaci rappresentano il 22,5% dell’export europeo verso gli Stati Uniti. Un dato cruciale: Washington è il principale cliente del comparto, acquistando un terzo dei prodotti farmaceutici esportati dal Vecchio Continente. Per l’Italia il dato è ancora più netto: secondo Farmindustria, oltre il 90% della produzione nazionale prende la via dell’estero, e un quinto di questo va proprio negli Stati Uniti.

L’ipotesi di Trump – che sostiene che i dazi servirebbero a “riportare la produzione in patria” – ha provocato un mercoledì nero sui mercati. Le big pharma hanno visto crollare le quotazioni: Roche ha perso il 5,7%, Novartis il 6,1%. Giù anche AstraZeneca (-5,3%) e GlaxoSmithKline (-4,7%), fanalini di coda del FTSE 100. La francese Sanofi è arretrata del 5,3%, la tedesca Bayer del 2,3%. E nemmeno il colosso danese Novo Nordisk, forte del successo di Ozempic, è uscito indenne: -4,2% a Copenaghen.

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