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Terrore al Tribunale di Milano, uomo uccide 3 persone e fugge. Arrestato

Il killer era imputato per bancarotta fraudolenta.

Pubblicato:09-04-2015 12:06
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:14

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tribunale milanoSi sono vissuti momenti di autentico terrore questa mattina al Tribunale di Milano dove un uomo, Claudio Giardiello, imputato per bancarotta fraudolenta, ha ucciso quattro persone a colpi di pistola. Tra le vittime il suo avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani, il giudice Fernando Ciampi, e un coimputato di Giardiello al processo, Giorgio Erba. L’uomo, fuggito in moto dopo la strage, è stato poi raggiunto dalle forze dell’ordine ed arrestato a Vimercate.

La sparatoria è avvenuta nel corso di un’udienza riguardante il fallimento dell’immobiliare Magenta di cui Giardiello è socio di maggioranza. Giardiello è stato poi arrestato a 30 chilometri dal Palazzo di Giustizia.

“I magistrati sono sempre in prima linea e cio’ li rende particolarmente esposti. Anche per questo va respinta ogni forma di discredito nei loro confronti- ha commentato questa sera il Presidente della repubblica, Sergio Mattarella al plenum straordinario del Csm- i servitori dello Stato va assicurato, come a tutti, il massimo possibile di sicurezza. Attraversiamo tempi di grande difficoltà: alla mafia e alla criminalità si è unito il terrorismo internazionali. Il protrarsi da anni della crisi economica ha fatto aumentare le tensioni sociali”.


“Esprimo la massima gratitudine alle forze dell’ordine. Quello che è accaduto fuori dal tribunale è stato un attimo di grandissimo eroismo perché il killer era armato e poteva fare ulteriormente del male ha commentato poi il presidente del consiglio, Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi. il Premier poi, a quanto si apprende da fonti di Governo, ha parlato e si è complimentato con il carabiniere che ha fermato Giardiello a Vimercate.

Il Governo chiede “chiarezza esemplare” sui fatti di Milano “si deve capire- ha aggiunto Renzi- chi e’ il responsabile del fatto che si sia potuto introdurre un’arma nel tribunale. Si tratta di un fatto impensabile ed è evidente che ci siano state delle falle. Voglio ringraziare il ministro Angelino Alfano che era già a Milano e il ministro Andrea Orlando che si è recato subito a Milano. Con loro siamo rimasti in contatto per seguire gli eventi. Credo che il governo abbia già dato la disponibilità a riferire in Parlamento dopo che gli inquirenti avranno reso pubbliche le notizie che potranno essere rese pubbliche”.

“Per i tragici fatti al tribunale di Milano esprimiamo profondo sgomento e dolore- ha fatto sapere l’Associazione nazionale magistrati– per i tragici eventi accaduti nel Palazzo di Giustizia di Milano, nei quali ha trovato la morte anche il collega Fernando Ciampi, e manifesta sentita solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime e ai feriti. I fatti ripropongono drammaticamente il problema della sicurezza all’interno dei luoghi in cui quotidianamente si lavora per l’affermazione della legalità, luoghi nei quali il rischio di atti di violenza è particolarmente elevato e dunque eccezionali devono essere le garanzie di tutela dell’incolumità di tutti gli operatori di giustizia e dei cittadini. L’Anm chiede con forza che si provveda all’adozione di misure urgenti”.

“Sgomento per i gravissimi fatti di Milano e profondo cordoglio ai familiari del giudice ucciso, dott. Fernando Ciampi, e a quelli delle altre tre vittime di questo folle gesto da parte mia e di tutto il Consiglio” ha invece detto il Vice Presidente del Csm, Giovanni Legnini, rientrato immediatamente a Roma, alla notizia della sparatoria al Tribunale di Milano.

“Sono in contatto con il Presidente della Repubblica, con i Capi degli Uffici Giudiziari di Milano e con i Consiglieri con i quali tra poco- prosegue- ci riuniremo per decidere sulle iniziative che l’Organo di governo autonomo della magistratura intraprenderà fin dalle prossime ore in segno di solidarietà alla magistratura milanese ed italiana e per porre con forza l’esigenza di maggiore sicurezza degli uffici giudiziari e di tutti gli operatori del sistema giustizia”.

“Seguiamo tutti con grande apprensione le notizie in arrivo da Milano per i fatti gravissimi accaduti nel Palazzo di Giustizia. Fatti che destano enorme sconcerto. Sarà il Governo ad informare il Senato non appena il quadro sarà più chiaro e sarà stata approfondita la dinamica dell’accaduto” ha annunciato infine il Presidente del Senato, Pietro Grasso, sui fatti del Tribunale di Milano.

“Desidero esprimere ai familiari delle vittime, in questi momenti drammatici, il più sentito cordoglio da parte mia personale e dell’intera Assemblea che, nella seduta antimeridiana- ha aggiunto- ha osservato un minuto di silenzio. Invio infine la mia più forte solidarietà a tutti gli operatori della giustizia del capoluogo lombardo, alle forze dell’ordine e a quanti sono stati impegnati nei soccorsi”.

 

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