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Tg Politico Parlamentare, edizione del 9 marzo 2023

Si parla del Consiglio dei Ministri a Cutro; di evasione; di Netanyahu a Roma; del partito unico Renzi-Calenda

Pubblicato:09-03-2023 18:09
Ultimo aggiornamento:09-03-2023 18:27
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GOVERNO A CUTRO, PENE PIÙ SEVERE PER SCAFISTI

Il governo sbarca a Cutro. Undici giorni dopo la tragedia in cui sono morti almeno 72 migranti, Giorgia Meloni riunisce l’esecutivo nel piccolo comune calabrese. L’arrivo dei ministri è stato accolta dalle proteste di alcuni manifestanti. Lanciati peluche contro l’auto della premier. Meloni ha deciso di non andare al palazzetto dello sport di Crotone che ospita le bare dei naufraghi. Sul tavolo del governo un nuovo decreto in materia di migranti. Pene più severe per scafisti e trafficanti; ampliamento dei Centri di permanenza per i rimpatri; sorveglianza marittima assegnata alla Difesa e un nuovo decreto flussi.

RECUPERO EVASIONE, NEL 2022 RECORD CON 20 MLD

Lo scorso anno è stato segnato il recupero dell’evasione più alto di sempre, pari a 20 miliardi di euro. Lo ha annunciato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nel corso della presentazione sui risultati del 2022. Alla Camera, il vice ministro all’Economia, Maurizio Leo, spiega che la riforma del fisco dovrebbe arrivare la settimana prossima in Consiglio dei ministri. Oltre alle tre aliquote Irpef, al taglio dell’Ires e all’abolizione graduale dell’Irap, Leo garantisce che anche l’Iva cambierà: alcuni beni di prima necessità potrebbero avere l’aliquota azzerata. Il vice ministro torna sulla questione delle sanzioni: “L’accertamento deve cambiare verso- dice- le sanzioni sono fuori linea e la vera sfida sarà la tregua fiscale”.

NETANYAHU A ROMA, PROTESTE IN ISRAELE

Le manifestazioni nelle piazze israeliane per la riforma della giustizia non fermano il premier Benjamin Netanyahu, in visita ufficiale a Roma, dove domani incontrerà a Palazzo Chigi la presidente Giorgia Meloni. “Le proteste – ha detto Netanyahu – sono un tentativo di abbattere un governo eletto pochi mesi fa in modo democratico e di andare alle elezioni. Non lo consentiremo”. Intanto, da Ramallah, primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese Mohammed Shtayyeh, intervistato dall’Agenzia Dire, sostiene che Israele sta “distruggendo” la soluzione dei due Stati.


SÌ DI RENZI AL PARTITO UNICO, CALENDA: “LO GUIDERÒ IO”

Acque agitate nel Terzo Polo. Carlo Calenda vuole accelerare la costituzione di un partito unico: “Lo guiderò io”, annuncia. Matteo Renzi dà il via libera, mentre Emma Bonino chiama fuori +Europa: “Meglio ognuno per la sua strada”. Calenda e Renzi parlano di andare oltre Azione e Italia Viva, con un progetto “aperto e inclusivo”. L’ex premier chiede di coinvolgere anche liberisti, popolari e riformisti. I prossimi passi sono la stesura di un manifesto programmatico e di una carta dei valori, da approvare entro il mese di maggio-giugno. Sul nome del nuovo partito, però, manca ancora l’intesa. Sferzante l’ex ministra Bonino, che dice: “Calenda non l’ho più sentito. I voltafaccia repentini non li sopporto e quindi ognuno per la sua strada”.

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