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Pd, Fossi: “In Toscana lavoriamo al cambiamento, siamo di nuovo tra la gente”

La Dire intervista il nuovo segretario regionale del Partito democratico in Toscana

Pubblicato:09-03-2023 15:06
Ultimo aggiornamento:11-03-2023 14:15

emiliano fossi imagoeconomica
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FIRENZE – “Il passaggio di due domeniche fa è stato importante perché ha segnato un momento di cambiamento non solo dei gruppi dirigenti ma anche di linea e di piattaforma politica”. Lo dice, in un’intervista con l’Agenzia Dire, Emiliano Fossi, nuovo segretario regionale del Partito democratico in Toscana eletto alle ultime primarie dalle quali è uscita vincitrice Elly Schlein. Si punta a rinnovare il partito, spiega Fossi, in una Regione che sarà alle prese con importanti appuntamenti elettorali. In primis a Siena, Massa Carrara e Pisa il prossimo maggio.Quello che vogliamo provare a fare – sottolinea il segretario in Toscana – è far tornare il Pd più presente nella società, capire i cambiamenti degli ultimi anni, senza guardare tutto attraverso una fotografia sbiadita e ingiallita come purtroppo è stato fatto e quindi far fronte alle grandi sfide che la società toscana ci pone davanti. Abbiamo perso in circa 10-15 anni molti consensi, abbiamo perso iscritti al partito. Se non fermiamo questa emorragia rischiamo nei prossimi appuntamenti elettorali, a partire da quelli di maggio e poi le comunali nel 2024 e le regionali l’anno dopo, di andare su un piano inclinato che ci porterebbe a ulteriori sconfitte. Il punto centrale per noi è un partito più presente tra le persone che ridà un ruolo agli iscritti e torna ad avere nuovi iscritti”.

Per far questo però, osserva il neo-segretario, “il Pd deve diventare più attrattivo, rispondere ai cambiamenti come quello delle diseguaglianze, soprattutto territoriali. La Toscana è una Regione a più velocità, con le aree interne che hanno caratteristiche diverse dalla costa. E poi – conclude Fossi – dobbiamo rilanciare alcuni temi che sono dei capisaldi ma rischiano di andare in crisi: innanzitutto la sanità e poi i collegamenti, la mobilità per i pendolari e gli studenti. Da qui si proverà ad attuare il rilancio del Pd”.

ALL’ASSEMBLEA IL PARTITO SARÀ UNITO, SIAMO DIVENTATI MATURI

Il 12 marzo si terrà la prima riunione dell’Assemblea nazionale del Partito democratico dopo le primarie che hanno sancito la vittoria di Elly Schlein sul presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Sarà la sede ufficiale, alla Nuvola di Fuksas a Roma, dove si nominerà ufficialmente Schlein segretaria. Si eleggeranno il presidente, il tesoriere e tutti i componenti della Direzione. Sul ruolo di Bonaccini ancora tutto da decidere: l’area riformista lo vorrebbe presidente, a Schlein non dispiacerebbe come vice in segreteria. Intervistato dall’Agenzia Dire, Emiliano Fossi si dice convinto che “il Pd sarà unito perché – spiega – credo che ormai sia finita la fase che chi perde porta via la palla. Il partito è maturo per far fronte a passaggi importanti”. L’esponente Dem toscano si trova in una Regione dove il sindaco di Firenze Dario Nardella e il Governatore Eugenio Giani hanno appoggiato Bonaccini. Sarà facile il confronto innanzitutto sul territorio? Fossi risponde: “È stato un congresso leale ma anche netto di piattaforme che si sono confrontate. C’è una base di valori che ci accomuna però ci sono piattaforme anche diverse e io credo che anche in Toscana sia così. La proposta che ha sostenuto la mia candidatura, legata per il Congresso nazionale a Schlein, ha prevalso in maniera forte e la linea che verrà fuori sarà ovviamente conseguente a quella del Congresso, cercando però ovviamente un dialogo e un confronto con chi il Congresso lo ha perso, ossia la minoranza. Porteremo avanti la linea però anche con un dialogo e dei punti di collegamento”. All’Assemblea di domenica Stefano Bonaccini potrebbe diventare presidente? “Io credo – dice Fossi – che la scelta uscirà dal confronto tra la segretaria e Bonaccini, che hanno dimostrato collaborazione non solo nel momento in cui erano in Regione Emilia-Romagna ma anche durante il Congresso. Hanno avuto rispetto e una stima reciproca forte. Tenere Bonaccini in segreteria come vice-segretario credo che sia una proposta forte. Non so se è quella su cui troveranno la sintesi, ma sono assolutamente convinto che alla fine si troverà un punto di caduta nell’interesse del partito, come detto in questi giorni sia da Elly che da Bonaccini. Per questo sono convinto che il partito sarà unito e sarà capace di affrontare e gestire i prossimi mesi con un piglio più deciso rispetto agli ultimi tempi perchè abbiamo bisogno di fare una opposizione vera, rispettosa ma assolutamente unita”.


L’EFFETTO SCHLEIN SUL PARTITO DEMOCRATICO

“Sono 680 le tessere del Partito democratico sottoscritte in Toscana dalla riapertura del tesseramento voluta dalla segretaria Elly Schlein lunedì scorso. La Toscana è tra le prime tre regioni per numero di nuove adesioni insieme a Lazio e Lombardia. In Italia il totale dei nuovi iscritti è 7.500″. È quanto afferma una nota dell’organizzazione del Partito democratico toscano.

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“Questo è solo l’inizio- sostiene il segretario regionale Emiliano Fossi- i numeri dimostrano che tra la nostra gente è scattato qualcosa. In tante e tanti si sono riappassionati alla politica e percepiscono nella nuova proposta del Pd una speranza. Siamo sulla strada giusta”.

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