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A Cutro il Consiglio dei ministri sui migranti, polemico il sindaco di Crotone: “Non mi hanno invitato”

Al municipio della cittadina calabrese teatro del tragico naufragio del 26 febbraio la premier scopre una targa con le parole del Papa sui trafficanti di esseri umani

Pubblicato:09-03-2023 08:27
Ultimo aggiornamento:09-03-2023 18:29
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Di Maria Carmela Fiumanò e Mario Vetere

ROMA-CUTRO – A Cutro è giunto il giorno del Consiglio dei ministri, che nel Comune calabrese teatro del tragico naufragio del 26 febbraio scorso, si riunisce per varare le nuove norme sulla gestione dei flussi stranieri e il contrasto all’immigrazione irregolare. La premier Giorgia Meloni e i ministri sono arrivati nella cittadina calabrese poco dopo le 16. La presidente del Consiglio, entrando al municipio, ha scoperto una targa collocata nell’androne di ingresso che riprende la frase di Papa Francesco “I trafficanti di esseri umani siano fermati”, esprimendo anche il cordoglio del Governo sull’incidente che ha causato almeno 72 vittime.

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Da ieri, racconta all’Agenzia Dire chi vive nella cittadina del crotonese, sono in corso le opere di bonifica e messa in sicurezza dell’area intorno al Palazzo del Comune. La riunione dei ministri, evento storico e straordinario per i cutresi, si tiene nella Sala consiliare riservata alle assemblee municipali. Tutta l’area è stata perciò blindata: strade deviate per motivi di ordine pubblico, scuole chiuse alle ore 12 e divieti di parcheggio in zona centro. Sul territorio le forze dell’ordine sono in allerta anche perché per oggi è stata annunciato un sit-in di comitati e realtà sociali calabresi in protesta per la “passerella del Governo”.

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Ma a Cutro è stata organizzato anche quella che alcuni già ribattezzano “la contro-manifestazione della pace” per chiedere alle istituzioni di non spegnere i ‘fari’ sul territorio una volta che il Governo sarà andato via. Un messaggio, che è circolato con un passaparola anche via social tra la gente, ieri annunciava: “Il 9 Marzo 2023 ore 15.30 in silenzio religioso. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare al corteo di Pace dalla piazza fino al Comune di Cutro”.

L’idea è nata dopo il tam tam di voci per un Nobel per la Pace alla città come riconoscimento per la generosità e la solidarietà dimostrata dalla comunità nei giorni tragici del naufragio. La manifestazione è partita da Piazza Gio’ Leonardo di Bona, dove campeggia una scacchiera pavimentale gigante costruita per ricordare la vittoria a scacchi nel 1575 del giovane cutrese Leonardo di Bona a Madrid davanti al Re Filippo II di Spagna. Intanto questa mattina a Cutro sono spuntati cartelli ‘arcobaleno’ con la scritta ‘Insieme per la pace’ che i cittadini hanno esposto dai loro balconi.

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La manifestazione per la pace e l’accoglienza è stata promossa anche grazie al gruppo Facebook ‘UN NOBEL A CUTRO PER LA PACE’ costituito spontaneamente da cittadini dopo l’invito partito dalla conterranea Monica Pietropaolo, colpita da un’intervista alla Dire in cui il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso, sottolineava che il Nobel “sarebbe un riscatto” per la Calabria “non solo terra di ‘ndrangheta”.

Nel post di benvenuto al gruppo si legge: “Diamo tutti un sostegno, è una battaglia comune. Facciamo sentire questa volta tutti insieme la voce dei cittadini calabresi orgogliosi della loro generosità! E chiediamo un aiuto ai cittadini italiani perché le battaglie per i diritti sono battaglie di tutti! Diamoci una mano!”. Nelle informazioni che spiegano la finalità dell’iniziativa si legge ancora: “La città di Cutro i nostri concittadini di tutte le Province stanno dimostrando l’altra faccia della nostra terra. Quella perbene, quella della solidarietà. La proposta di candidare Cutro al Nobel per la pace sarebbe un segnale forte, non solo all’Europa: La Calabria è accoglienza. Cutro città della pace un monito alla collaborazione di tutti per evitare che non si ripetano mai più le stragi nel Mediterraneo”.

IL SINDACO VOCE: “NON INVITATO AL CONSIGLIO DEI MINISTRI, CROTONE NON INTERESSA AL GOVERNO”

“Il fatto di non essere stato invitato al Consiglio dei ministri non mi ha sorpreso. Nelle ore in cui si svolgerà il Cdm andrò ad omaggiare la tomba di un ragazzo che avrebbe compiuto domenica 24 anni e che riposerà per sempre nel cimitero di Crotone. Un gesto che sento doveroso e che questo ragazzo avrebbe meritato anche da altri. Forse Crotone non è nella agenda politica del Governo ma sicuramente i crotonesi sono entrati nel cuore di tanti connazionali e anche fuori dall’Italia che ne hanno conosciuto la generosità, il senso di accoglienza, l’umanità”, scrive il sindaco di Crotone Vincenzo Voce lamentando il mancato invito da parte del Governo di Giorgia Meloni che invece è stato fatto al sindaco di Cutro Antonio Ceraso, al presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari e al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.

IL SINDACO CUTRO RISPONDE A VOCE: “GLI INVITI NON LI FACCIO IO”

“Se uno fa un matrimonio gli inviti li decidono loro, non li decido io”. Risponde così il sindaco di Cutro Antonio Ceraso, interpellato dall’Agenzia Dire, dopo la dura nota in cui il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, lamenta di non essere tra le presenze istituzionali locali in occasione del Consiglio dei ministri che nel pomeriggio alle 15.45 si terrà a Cutro dopo la tragedia del naufragio di migranti a Steccato. “Qualcun altro mi ha chiamato – aggiunge Ceraso alla Dire – perché voleva esserci, ma io ho spiegato che sono come un ospite in occasione del Cdm. Non decido e non conto niente. È venuto il cerimoniale della presidenza del Consiglio dei ministri e ha stabilito”.

Il primo cittadino di Cutro ricorda che “quando venne il capo dello Stato Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso non è stato accreditato ed è dovuto andare via. Su chi ci sarà oggi con il Governo – ripete Ceraso – non sono io a decidere. Io oggi non ho minimamente nessun potere nello scegliere chi ci sarà. Voce l’ho visto pure ieri mattina a un Comitato per l’Ordine e la sicurezza ma non mi aveva accennato nulla”.

Ceraso precisa che ovviamente le autorità locali non possono partecipare alla seduta del Consiglio dei ministri, ma che saranno ad accogliere il Governo e la premier Giorgia Meloni fuori dal portone di ingresso della sede del Comune. Ci saranno lui, il presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e il Vescovo. “Staremo lì con la fascia a dare la mano. Saremo sulle scale del Comune ad aspettarli”, dettaglia. Quanto alla Sala consiliare dove si svolgerà il Cdm Ceraso dice che “tutto è pronto, hanno chiesto di aggiungere un tavolo per i ministri e ho fatto mettere il tavolo della Giunta comunale”.

IL SINDACO CUTRO: CORTEO PROTESTA? SBAGLIANO, IN GIOCO NOSTRA IMMAGINE

“A chi protesta oggi dico che sbaglia perché oggi ci stiamo giocando l’immagine di questo Paese, della Calabria, che è una terra di solidarietà. Chi viene a protestare magari non è gente di Cutro e saremo noi a subirne le conseguenze“, spiega alla Dire il sindaco di Cutro sulla manifestazione promossa da comitati e associazioni contro il Governo. “Ma perché protestare? – si chiede Ceraso – è sbagliato, ne fa le spese la cittadinanza tutta, tranne qualcuno di parte. E poi protestare su cosa? Oggi c’è un Consiglio dei ministri, non sappiamo quello che decidono. Sarebbe opportuno prima aspettare le decisioni“.

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