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Vaccino, Generale Pirro: “Appena le Autorità sanitarie decideranno, noi pronti per civili”

Nella cittadella militare della Cecchignola c'è un cuore sanitario che ha una capacità di 2.500 vaccini al giorno

Pubblicato:09-03-2021 09:59
Ultimo aggiornamento:09-03-2021 12:38
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ROMA – Una grande tensostruttura verde campeggia sul piazzale del Centro Vaccinale nella città militare della Cecchignola e altre tende e padiglioni le fanno da cornice. I militari in attesa del vaccino entrano in una prima tenda dove un sistema rileva la temperatura e sanifica corpo e indumenti. Segue una pre-accettazione per la compilazione dei moduli, poi l’accettazione vera e propria con i medici militari, quindi il padiglione dove si esegue il vaccino e un’altra struttura per il monitoraggio nei 15 minuti successivi alla somministrazione.

Un cuore sanitario in una cittadella che ha una capacità di 2.500 vaccini al giorno, e che si è dotata di una grande opera logistica: strade in espansione, un grande parcheggio, corsie d’emergenza per l’ambulanza per poter uscire dalla struttura “in un massimo di 20 secondi e raggiungere il vicino ospedale S. Eugenio in 10-12 minuti”, il deposito e conservazione dei vaccini, il personale e relativi spogliatoi, servizi igienici. Un’opera di ingegneria, architettura e management guidata dal Generale Saverio Pirro con una squadra di cento persone che è ancora al lavoro e ha allestito l’opera in tempi record.

Dall’operazione Igea, con i drive through e il servizio dei tamponi, che continua ad essere operativo alla Cecchignola in parallelo e anche per la popolazione civile, al nuovo progetto Eos per la somministrazione dei vaccini, una “seconda fase con la quale il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini– ha detto il Generale Pirro alla Dire- ha voluto dare continuità al contrasto dell’emergenza Covid19 per garantire un’esecuzione rapida delle vaccinazioni“. C’è poi anche “un Help desk e un sistema di recall- ha aggiunto Pirro- che avendo a disposizione le liste del personale può colmare eventuali assenze e non mandare perduta alcuna dose di vaccino”.


Il Comando Logistico dell’Esercito su indicazione della Difesa e del Comando Operativo di Vertice Interforze ha allestito il primo centro vaccinale della Difesa. L’attività è stata strutturata- ha spiegato Pirro- analizzando le diverse fasi e quelle critiche. In quella di anamnesi si creano le maggiori code e per questo abbiamo creato una di pre anamnesi in cui il personale può compilare tutta la modulistica prevista”. Dopo aver fatto il vaccino “e superati i 15 minuti di attesa il personale viene registrato- ha aggiunto il Generale- nell’anagrafe vaccinale della Regione per poi confluire in quella nazionale”.

La parte logistica, ha spiegato Pirro, ha reso necessarie una serie di attività: “Collegamenti per l’acqua potabile, raccolta e smaltimento liquidi con vasche Imhoff, un’autonomia energetica con 3 stazioni da 175 KW che consentono di alimentare integralmente la struttura”.

E non appena la Difesa ce lo dirà– ha concluso il Generale Pirro- siamo pronti a fornire il nostro servizio a supporto di tutta la cittadinanza“.

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