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Tg Lazio, edizione del 9 marzo 2020

A cura della redazione

Pubblicato:09-03-2020 15:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:07
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https://www.youtube.com/watch?v=AKE7Rt7wx6A&feature=youtu.be

L’ALLARME DI REZZA: ROMA RISCHIA COME LODI

I romani stiano attenti o si rischia il ‘patatrac’ come a Lodi. A lanciare l’allarme è il direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, Gianni Rezza secondo il quale il Coronavirus sta iniziando a circolare anche nella Capitale d’Italia. Per questo, a detta dell’epidemiologo, sono necessari dei deterrenti nei confronti “degli incoscienti che se ne vanno in giro per locali, creano assembramenti o organizzano feste in luoghi chiusi”. Appello alla responsabilità anche dalla sindaca Virginia Raggi: “E’ fondamentale- ha detto- che tutti si attengano alle prescrizioni delle autorità”.


ALLO SPALLANZANI 65 POSITIVI AL CORONAVIRUS, 88 I RICOVERATI

Sono 88 i pazienti ricoverati allo Spallanzani di Roma. Di questi 65 sono risultati positivi al Coronavirus, inclusi i 9 che necessitano di supporto respiratorio. Lo rende noto l’ospedale romano specializzato in malattie infettive nel consueto bollettino. Sempre l’istituto fa sapere che ammontano a 272 i pazienti negativi e che “in giornata sono previste diverse dimissioni”.

RIVOLTA NELLE CARCERI, DISORDINI ANCHE A REBIBBIA E REGINA COELI

Non accenna a placarsi la rivolta dei penitenziari che arriva anche a Roma. A Rebibbia e Regina Coeli è panico da Coronavirus: alcuni detenuti, che chiedono l’amnistia per l’emergenza, sarebbero riusciti ad uscire dalle loro celle e avrebbero bruciato materassi e coperte e avrebbero preso d’assalto l’infermeria. Le rivolte Rivolte fanno seguito alle agitazioni che in queste ore si stanno susseguendo in molte carceri italiane dopo le restrizioni imposte per contenere l’epidemia. La situazione per il momento sarebbe sotto controllo anche grazie all’intervento delle forze dell’ordine.

CAMPIONATO SOSPESO? PER CAPO COMUNICAZIONE LAZIO è SOLO IPOTESI

Si fa sempre più insistente la possibilità dell’annullamento del campionato di calcio di serie A e nella sponda biancoceleste della Capitale, oltre a quella per il Coronavirus, serpeggia un’altra paura: lo stop al sogno scudetto. Tuttavia, il responsabile della Comunicazione della Lazio, Arturo Diaconale, parla di ipotesi priva di concretezza. “Fermare il campionato- ha spiegato- significherebbe far saltare tutti i diritti televisivi e condannare al fallimento la gran parte delle società calcistiche italiane”.

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