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Venezuela, Vignali (Farnesina): “A Caracas per gli italiani”

"Aumentiamo il personale consolare e rispondiamo ai bisogni"

Pubblicato:09-03-2018 14:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:36

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ROMA – “E’ una missione rivolta alla collettivita’ italiana, per ribadire che le istituzioni ci sono e che vogliono ascoltare i bisogni dei nostri connazionali in Venezuela”. Luigi Vignali, direttore generale per gli Italiani all’estero, presenta cosi’ all’agenzia DIRE le finalita’ della sua missione in corso da ieri in Venezuela, la primo da quando il Paese e’ stato investito dalla crisi economica del 2013.
In Venezuela vivono 140mila italiani, ma se si considerano anche i figli o i nipoti degli italiani emigrati si sfiora il milione. L’iperinflazione, che sta superando il 1000% su base annua (ma c’e’ gia’ chi, tra cui l’agenzia ‘Bloomberg’, stima oltre il 2000% entro fine 2018), ha spinto verso una condizione di poverta’ molti impiegati pubblici, privati e imprenditori. Aumentano quindi le richieste ai servizi consolari per poter rientrare in Italia, e il sistema e’ in affanno.
“Non prevediamo di aprire nuove sedi consolari, ma aumenteremo il personale, la nuova legge di bilancio 2018 ce lo permette” chiarisce Vignali. Che prosegue: “La nostra azione si articolera’ attorno a tre ambiti principali. Prima di tutto, velocizzare la concessione dei passaporti a chi vuole rientrare. Con l’ambasciata e i consolati (uno a Caracas, l’altro a Maracaibo) abbiamo individuato canali rapidi soprattutto per quegli italiani che non hanno la doppia cittadinanza, e che quindi non hanno altri documenti di viaggio”. L’impegno e’ massimo” assicura il rappresentante della Farnesina”. Nel 2017 solo a Caracas abbiamo emesso 14mila passaporti”.
Quindi, l’assistenza agli indigenti: “Lo scorso anno il governo ha stanziato un milione e 265mila euro, a cui si aggiunge un milione autorizzato dalla legge di bilancio 2018. Solo negli ultimi mesi del 2017 abbiamo fornito assistenza a oltre 600 famiglie. Voglio incontrare la comunita’ italiana proprio per ascoltare i bisogni e individuare iniziative future”. Infine, l’emergenza farmaci: “Si fatica a reperirli, e preoccupa la carenza di antibiotici e salvavita. Valuteremo il modo in cui far fronte a questa necessita’”.
Quanto al dialogo tra Roma e il governo venezuelano, secondo Vignali “la partecipazione del viceministro degli Esteri di Caracas alla Conferenze Italia-America Latina e Caraibi del dicembre scorso conferma che un contatto politico c’e'”. “Ora – conclude il direttore generale – spetta al prossimo governo italiano decidere la linea da tenere”.

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