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Briatore: “Flat tax prima cosa intelligente fatta dal governo, ma non torno in Italia”

ROMA - "La flat tax è una cosa positiva, finalmente una

Pubblicato:09-03-2017 16:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:59

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ROMA – “La flat tax è una cosa positiva, finalmente una legge chiara, che non ha interpretazione né cavilli, con la quale ci si è adeguati al Portogallo, all’Inghilterra e alla Spagna. E’ la prima volta che c’è qualcosa di intelligente fatta dal governo”. Lo dice a Rai Radio1 Un Giorno da Pecora Flavio Briatore, ospite della trasmissione condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro ed in onda dal lunedì al venerdì alle 13.30.

Con l’introduzione della flat tax lei potrebbe pensare di tornare a vivere in Italia? “Non ci penso nemmeno. Sono 25 anni che sono all’estero, ho tutte le mie attività fuori, sto bene dove vivo, tra l’Inghilterra e Montecarlo. Non saprei cosa fare in Italia. Ci posso tornare in vacanza, perché credo che l’Italia sia il paese più bello del mondo”.


Pensa che questa apertura fiscale possa attrarre anche degli stranieri? “Io ho molti amici in Russia che stanno vedendo di trasferirsi ed avere la residenza in Italia, credo – ha detto a Un Giorno da Pecora – che ci sia interesse per la Toscana, per la Sardegna e per Roma. Gente che ha denaro, e si trasferisce in Italia, vuol dire che lascerà soldi sul territorio”.

Il massimo che si potrà pagare con questa flat tax saranno 100mila euro: non crede sia un po’ poco? “In Inghilterra inizialmente quando si era residenti non si pagava nulla. Poi hanno portato i pagamenti a 30mila sterline e poi a 60mila sterline. Dopo di che, c’è stato un fuggi fuggi generale”. Per quale motivo? “Perché, ad esempio, un impiegato di banca che arrivava dagli Stati Uniti, e aveva un salario importante di 200mila sterline, doveva pagare 60mila sterline. Tante persone, che pure avevano salari importanti, non ce la facevano e sono tornati negli Usa”. Quindi la cifra di 100mila euro le pare sufficiente. “Sono tanti- ha concluso Briatore a Rai Radio1-, sono soldi importanti”.

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