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Xylella, commissione boccia legge su tutela aree colpite

BARI - Nulla di fatto per le misure a tutela delle

Pubblicato:09-03-2016 17:37
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:08

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Ulivi_XylellaBARI – Nulla di fatto per le misure a tutela delle aree colpite da xylella fastidiosa contenute nella proposta di legge del consigliere Sergio Blasi. La IV e V Commissione in seduta congiunta, presiedute da Donato Pentassuglia e Filippo Caracciolo, hanno bocciato l’emendamento all’iniziativa legislativa frutto dell’accordo con il Governo, che riduceva a sette anni il vincolo di cambiamento di destinazione d’uso urbanistico dei terreni afflitti dall’espianto a causa del batterio (hanno votato in favore il Pd e Noi a sinistra).

   Per il consigliere Blasi, “questo accordo con il Governo (lo ricordiamo la proposta originaria poneva un vincolo di 15 anni)  rappresentava comunque un passaggio importante per evitare possibili speculazioni in un territorio così dilaniato da questa vicenda”.
La bocciatura in Commissione per Blasi rappresenta un vulnus che “crea una sorta di imbarazzo politico, rispetto all’appartenenza a questa maggioranza”.
Hanno votato contro, oltre alla minoranza di centrodestra ed al Movimento 5 stelle, anche il consigliere Mario Pendinelli (Emiliano sindaco di Puglia).
Per gli esponenti di centrodestra (Francesco Ventola, Domenico Damascelli), si tratta di una legge che appare punitiva e che ravvisa principi di incostituzionalità ed indeterminatezza. Per Pendinelli si tratta di una norma che paradossalmente può creare situazioni di speculazione maggiore consentendo l’espianto laddove insistono ulivi ancora non colpiti dalla xylella.
Diversa la posizione del Movimento 5 stelle (Rosa Barone, Cristian  Casili, Antonio Trevisi). I pentastellati hanno manifestato la loro contrarietà alla riduzione a sette anni del vincolo di destinazione dei terreni: “uno sconto al ribasso – hanno detto – che non tutela il territorio dalle speculazioni”. Per Guglielmo Minervini sarebbe stata una mediazione utile a porre un punto fermo.
Blasi ha sottolineato che “noi abbiamo il dovere di tutelare il territorio e questa mediazione con il Governo anche se riduttiva della tempistica del vincolo poteva servire comunque ad ottenere un tempo utile agli approfondimenti ed alle valutazioni che come è noto, sono ancora in corso a livello scientifico”.

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