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Rom e Sinti, il Veneto taglia i fondi. Abrogata la legge

VENEZIA - Abrogata oggi dal consiglio regionale veneto

Pubblicato:09-03-2016 16:55
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:08

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VENEZIA – Abrogata oggi dal consiglio regionale veneto con il Pdl n.27 la legge n.22/1989, che prevedeva lo stanziamento di fondi regionali per la tutela di Rom e Sinti. “Sono 27 anni che questa legge era presente in Veneto– ha dichiarato il consigliere regionale Lega nord Nicola Finco– e tutti possono vedere che risultati ha portato. I Rom non si sono integrati, rubano nelle case, non vogliono lavorare. In un periodo di ristrettezze economiche come questo noi abbiamo voluto dare un taglio netto, abrogando la legge, per chiarire che situazioni come queste non sono tollerate e che le nostre risorse devono essere investite con coscienza”.

Diversa l’opinione dei consiglieri M5s e Pd, che si sono opposti all’abrogazione, spiegando che la norma mirava a favorire l’integrazione. “Levando la norma si fa l’interesse di chi non si vuole adeguare alla legalità, si toglie l’unico punto di contatto che poteva creare tra integrazione e controllo” ha dichiarato in aula il consigliere Pd Piero Ruzzante. “Da anni la legge non è finanziata- rincara la consigliera Pd Francesca Zottis- e ora che è stata abrogata si crea un vuoto normativo che le stesse amministrazioni comunali ci chiedono di riempire. Esistono già norme europee e statali, i comuni le recepiscono ma manca il passaggio intermedio. La Regione non può venire meno alle sue responsabilità”.


Zottis ha poi annunciato che i democratici presenteranno tra una decina di giorni un Pdl per riempire il vuoto normativo creato con il Pdl n.27. “Ci stiamo ispirando a quello che hanno fatto in altre Regioni come l’Emilia Romagna- ha concluso Zottis- punteremo su abitare sociale e formazione per aiutare l’integrazione e garantire il monitoraggio di Rom e Sinti”.

di Fabrizio Tommasini, giornalista

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