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Trivelle, Pittalis: “I pro-Renzi meditano comitati per il ‘no'”

CAGLIARI - Parte dal Consiglio regionale sardo in prima linea e compatto, l'inizio della campagna referendaria per il

Pubblicato:09-03-2016 15:26
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:08

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CAGLIARI – Parte dal Consiglio regionale sardo in prima linea e compatto, l’inizio della campagna referendaria per il Sì al referendum che il 17 aprile chiamerà gli italiani alle urne per decidere sulla durata delle autorizzazioni per le esplorazioni e le trivellazioni dei giacimenti in mare già rilasciate entro le 12 miglia dalla costa. Il quesito referendario chiede agli italiani se vogliono, una volta scadute le concessioni, che vengano fermati i giacimenti in attività nella acque territoriali italiane, anche se c’è ancora gas e petrolio. Se vincerà il Si sarà abrogato l’articolo 6 comma 17 del Codice dell’ambiente, dove si prevede che le trivellazioni continuino fino a quando il giacimento lo consente. Il referendum vuole quindi limitare la durata delle concessioni alla loro scadenza naturale, e chiudere definitivamente i provvedimenti in corso evitando proroghe.

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“Il significato politico di questo referendum è ampio- spiega il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau– il risultato positivo che ci auspichiamo metterebbe un suggello definitivo e non renderebbe possibile tornare sulle norme modificate in precedenza dal Parlamento. Non nascondo la preoccupazione- prosegue il presidente- c’è una volontà chiara e forte di far fallire il referendum, confidando innanzitutto sulla progressiva riduzione della partecipazione democratica al voto. Poi c’è la scelta di non fare l’election day, che avrebbe permesso tra l’altro di risparmiare 300 milioni e avrebbe consentito una più ampia partecipazione. Senza contare la data del 17 aprile– prosegue Ganau- che ci costringe a fare le corse per cercare di informare i cittadini“.


Ganau si rivolge quindi agli organi di informazione: “Faccio un appello, confidiamo nella vostra collaborazione perché i cittadini sappiano innanzitutto di questo appuntamento, che riguarda il futuro del territorio e del nostro autogoverno”. Concetti ribaditi dal capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, co-delegato per la Sardegna nel Comitato nazionale: “Penso che sia la prima volta nella storia del Consiglio regionale che questa istituzione si mobilita compatta per una iniziativa di questo livello. Siamo davvero preoccupati- ribadisce il consigliere azzurro- non aver creato le condizioni perché si votasse con le amministrative, la dice davvero lunga sulla posizione del governo nazionale. Mi risulta addirittura che qualche ‘espressione renziana’ in Sardegna stia organizzando comitati per il No“. “Questo è un referendum importante- prosegue- perché andrà a incidere sulle prospettive di sviluppo della nostra terra e riguarda settori come il turismo e la pesca. Ricordo poi- conclude- che stiamo parlando di trivellazioni entro le 12 miglia, che possono quindi avere un impatto diretto con le attività che ho citato”.

di Andrea Piana, giornalista

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