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PALERMO – “Nessun governo regionale ha garantito stabilità come questo, non solo in termini di ininterrotta attività di governo senza mai un giorno di crisi ma anche in termini di assetto assessoriale e dirigenziale”. “Per me la crisi non c’è. Non è una disquisizione lessicale: chi sta in questa aula da tanti anni sa che la crisi si determina quando una forza politica chiede di uscire dalla coalizione o di sostituire un componente della giunta”. A dirlo è stato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel suo discorso all’Ars. Accanto a Musumeci tutti gli altri assessori del governo regionale.
Il governatore ha quindi tracciato l’elenco degli “impegni” da portare a termine da qui a fine legislatura: la legge di stabilità e il bilancio 2022, il Pnrr e la nuova programmazione dei fondi Ue 2021-2027. Si tratta di impegni in agenda fino ad aprile.
“È necessario fare chiarezza su alcuni temi, a partire dalla ricandidatura del presidente della Regione”. Un passaggio che “non riguarda questa Assemblea, ma i partiti del centrodestra e sarà affrontato nei tempi e nei luoghi opportuni”. Ad assicurarlo è stato il governatore siciliano, Nello Musumeci, nel suo intervento davanti ai deputati del Parlamento regionale.
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