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Aggiornamento piano vaccinale: ecco le sei categorie prioritarie

Nel documento del ministero della Salute l'ordine di priorità delle categorie di cittadini da vaccinare dopo quelle della fase 1

Pubblicato:09-02-2021 19:00
Ultimo aggiornamento:09-02-2021 19:03
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ROMA – Sei diverse categorie di priorità su cui baserà la fase 2 della vaccinazione in Italia. È quanto prevede l’aggiornamento del piano vaccinale redatto dal ministero della Salute, in collaborazione con la struttura del Commissario straordinario per l’emergenza Covid, Aifa, Iss e Agenas dal titolo ‘Le priorità per l’attuazione della seconda fase del Piano nazionale vaccini Covid- 19’. L’obiettivo del documento è quello di individuare l’ordine di priorità delle categorie di cittadini da vaccinare dopo quelle della fase 1 (operatori sanitari e sociosanitari, personale ed ospiti dei presidi residenziali per anziani, anziani over 80 anni). Il testo, quindi, indica massima priorità per le persone estremamente vulnerabili, intese come affette da condizioni che per danno d’organo pre-esistente o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2 hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19, a partire dai 16 anni di età; seguono le persone di età compresa tra 75 e 79 anni; terza priorità le persone di età compresa tra i 70 e i 74 anni; poi le persone con aumentato rischio clinico se infettate da SARS-CoV-2 a partire dai 16 anni di età fino ai 69 anni di età (connotate però da una minore gravità rispetto alla categoria 1); quinta categoria le persone di età compresa tra i 55 e i 69 anni senza condizioni che aumentino il rischio clinico; infine, ultima categoria le persone di età compresa tra i 18 e 54 anni, anch’esse senza condizioni che aumentino il rischio clinico. In quest’ultima categoria potranno godere di priorità il personale scolastico e universitario docente e non docente, le forze armate e di polizia, coloro che operano in setting a rischio, quali penitenziari e luoghi di comunità, il personale di altri servizi essenziali e a seguire il resto della popolazione. Il documento prevede inoltre di riservare, fino a nuove indicazioni da parte dell’Aifa, il vaccino Astrazeneca esclusivamente all’ultima categoria composta da soggetti compresi tra i 18 e i 54 anni. Le restante categorie saranno vaccinate con vaccini a Rna (PfizerBioNTech e Moderna).

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