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Individuato il corridoio infrastrutturale di interconnessione del Trentino con il Veneto

ROMA - Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione

Pubblicato:09-02-2016 18:00
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:56

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regione-venetoROMA – Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione del Veneto e Provincia Autonoma di Trento hanno condiviso oggi a Roma il documento conclusivo riguardante il corridoio infrastrutturale di interconnessione del Trentino con il Veneto.

Si tratta – spiega l’assessore veneto ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, soddisfatta per l’esito del confronto e dei lavori – dell’atto definitivo del Comitato Paritetico appositamente costituito lo scorso anno per affrontare i temi legati ai collegamenti infrastrutturali tra Veneto e Trentino: un documento che, prima di essere sottoposto in via preliminare al CIPE, sarà preceduto da una fase di consultazione partecipativa a livello territoriale e quindi dall’adozione di atti decisionali amministrativi da parte degli organi provinciali, regionali e statali competenti”.

Dopo aver constatato l’esistenza delle condizioni “per la prosecuzione dell’iter di perfezionamento dell’Intesa… anche ai fini dell’assenso previsto dal Piano urbanistico della Provincia autonoma di Trento” e dopo aver “riconosciuto lo scenario maggiormente rispondente agli obiettivi strategici europei, nazionali e locali, analizzando e integrando le ipotesi progettuali allo studio nel quadro complessivo dei collegamenti che attraversano l’Arco Alpino Orientale”, il Comitato Paritetico ha concluso che “lo scenario di comune interesse consiste nel corridoio d’interconnessione infrastrutturale tra la Valle dell’Astico, la Valsugana e la Valle dell’Adige, che in territorio trentino si contestualizza anche come un collegamento tra viabilità ordinarie e, segnatamente, tra la SS 47 ‘della Valsugana’ e la SS 12 ‘dell’Abetone e del Brennero’ il quale presenta le ricadute positive nel contesto dei territori interregionali”.


La premessa a questa conclusione – prosegue De Berti – è stata l’individuazione da parte del Comitato Paritetico di uno scenario di comune interesse riguardante i collegamenti trasportistici tra Veneto e Trentino, così articolato: un corridoio di collegamento viario tra la Valle dell’Astico, Valsugana e Valle dell’Adige; un’ottimizzazione dei collegamenti tra la SS 47 della Valsugana e la SS 12 del Brennero, in provincia di Trento; un efficientamento dei collegamenti che percorrono la Valsugana in territorio veneto, che prevedano interventi sulla SS 47 per risolvere le criticità presenti”.

Il documento, valutando “la necessità di risolvere le congestioni di traffico presenti nell’area pedemontana veneta, risolvendo il problema della connettività verso il Trentino, salvaguardando la Valsugana”, ribadisce, inoltre, essere elemento prioritario, in linea con le politiche di trasporto europee e nazionali, il rafforzamento dell’opzione ferroviaria con il tunnel di base del Brennero e l’accesso allo stesso valico.

La progettazione viabilistica – conclude De Berti – sarà redatta dal Ministero e sarà sottoposta nuovamente al CIPE entro due anni dall’approvazione da parte del CIPE stesso del documento approvato oggi. Insomma, abbiamo imboccato un percorso concreto che ci porterà a definire progetti e modalità operative per la realizzazione di quel collegamento di importanza strategica con le aree a nord del Veneto”.

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