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Tg Sanità, edizione del 9 gennaio 2024

In questa edizione si parla di stress dei medici e salvezza del Ssn, piano malattie cardio, cerebro e vascolari, Fondo Epatite C

Pubblicato:09-01-2024 13:18
Ultimo aggiornamento:09-01-2024 13:26
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IL 38% DEI MEDICI STA PENSANDO DI LASCIARE IL SERVIZIO PUBBLICO

Quasi la metà – il 46% per essere precisi – pensa di appendere in anticipo il camice bianco al chiodo, soprattutto per evitare presenti e futuri tagli alle proprie pensioni ma anche per i carichi di lavoro eccessivi. A fare preoccupare dovrebbe essere anche quel terzo abbondante di loro (36%) che se tornasse indietro non sceglierebbe più di iscriversi a Medicina. A scattare la triste fotografia dello stato d’animo dei medici in Italia è stata una survey condotta da Fadoi, la Federazione degli internisti ospedalieri. A completare il quadro altri dati: chi non è in età da pensione nel 38,71% dei casi sta pensando di lasciare il servizio pubblico. Tra loro il 21,82% per andare nel privato, il 4,55% all’estero, mentre un preoccupante 12,33% è così scoraggiato che pensa di cambiare del tutto attività.

MAGI (OMCEO ROMA): SALVEZZA SSN PASSA DA ASSEGNAZIONE MAGGIORI RISORSE

“Il 2023 per i medici e tutti gli operatori del Servizio sanitario nazionale è stato un anno molto difficile, anche perché si sono consolidati i timori denunciati fin dall’inizio dell’anno”. Il bilancio, con poi uno sguardo al futuro, lo ha fatto il presidente dell’Omceo Roma, Antonio Magi. “Abbiamo avuto numerosi colleghi che quest’anno sono andati via, si sono dimessi dagli ospedali- ha proseguito- i Pronto soccorso si sono svuotati di personale medico e infermieristico. Se questa situazione era preoccupante all’inizio del 2023, oggi lo è ancora di più in questo 2024”. La soluzione è una: “La svolta deve necessariamente passare attraverso il finanziamento della sanità, è evidente che senza le risorse si può davvero fare poco. Se così non sarà- ha concluso Magi- rischiamo di mandare in fumo il nostro Servizio sanitario nazionale”.

L’ITALIA STUDIA UN PIANO NAZIONALE PER LE MALATTIE CARDIO, CEREBRO E VASCOLARI

Ministero della Salute, istituzioni regionali, Istituto superiore di sanità e le principali società scientifiche del settore (Anmco, Gise, Sic e Sicve) insieme per discutere e confrontarsi sull’urgenza di avere un Piano nazionale per le malattie cardio, cerebro e vascolari. Sono stati infatti più di 226.000 i decessi legati a queste patologie nel 2020 e per lo Stato la spesa è quantificabile in 42 miliardi di euro considerando i costi diretti e indiretti, tra cui la perdita di produttività, l’assistenza informale e i costi sociali. “Analizzando l’attuale gestione dei pazienti cardio, cerebro e vascolari- ha spiegato Daniela Bianco, partner e responsabile dell’Area Healthcare di The European House-Ambrosetti- la nostra piattaforma Meridiano Cardio ha individuato e suggerito 6 ambiti di intervento su cui è importante agire. Per ciascuno di questi ambiti sono stati indicati 1 obiettivo specifico e un piano di azione, per un totale di 30 interventi”.


EPATITE C, PROROGATO IL FONDO NAZIONALE PER LO SCREENING GRATUITO

Il 2023 si è chiuso con un’ottima notizia per le persone affette da epatite C. In Conferenza Stato-Regioni è infatti stata sancita l’intesa sulla proroga del Fondo Nazionale per lo screening nazionale gratuito per l’eliminazione del virus dell’Hcv fino a dicembre 2024 per la coorte di nascita dal 1969 al 1989, per tutti i soggetti seguiti dai Ser.D. e per tutti i soggetti detenuti in carcere. Il prossimo passo è ora una ulteriore risposta da parte dell’Amministrazione centrale alla richiesta dell’allargamento della fascia di età sulla popolazione, ovvero di fare screening anche ai soggetti nati tra il 1948 e il 1968.

AL SAN MARTINO DI GENOVA UN TEAM MULTIDISCIPLINARE PER CURARE L’EPATOCARCINOMA

In Italia, nel 2023, sono state stimate oltre 12.000 nuove diagnosi di epatocarcinoma. Il ‘Ruolo e valore del team multidisciplinare per la cura del tumore epatico. L’esperienza del San Martino’ è stato il tema al centro di una tavola rotonda ospitata a Genova nel centro congressi del Policlinico da cui sono emersi i punti fondamentali per affrontare la patologia: l’importanza per il paziente di essere seguito da una squadra multidisciplinare di professionisti, l’accesso a strutture di eccellenza in grado di offrire tutte le risposte, la possibilità di usufruire delle innovazioni diagnostiche e terapeutiche e degli avanzamenti della ricerca.

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