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In Sud Sudan il video imbarazza il presidente: sei cameramen in carcere

Il filmato non è stato trasmesso in tv ma è finito sui social. E ora si moltiplicano per la libertà dei cronisti

Pubblicato:09-01-2023 17:17
Ultimo aggiornamento:09-01-2023 17:43
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ROMA – Appello per sei cameramen e operatori video finiti in manette per riprese irriverenti in Sud Sudan. Il loro arresto ha seguito la diffusione sui social di un filmato, mai trasmesso in tv, nel quale si vede il presidente Salva Kiir orinare mentre suona l’inno nazionale.
L’appello, da parte dell’ong Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), riguarda Joval Tombe, Victor Lado, Joseph Oliver, Jacob Benjamin, Mustafa Osman e Cherbek Ruben, cameramen o addetti video dell’emittente pubblica South Sudan Broadcasting Corporation.

L’APPELLO PER LA LIBERAZIONE

Ad auspicare “una rapida conclusione” della vicenda, con il ritorno in libertà dei colleghi, è stato anche il sindacato Union of Journalists of South Sudan (Ujoss).
Nel filmato, finito non si sa bene come sui social media e divenuto un caso il mese scorso, si vede il presidente in piedi con un abito in grisaglia mentre con la mano sul cuore ascolta l’inno durante una cerimonia per l’inaugurazione di una strada. Nel video si distingue una macchia che sembra formarsi per terra vicino ai pantaloni di Kiir, che a un certo punto guarda in basso, come rendendosi conto di essere bagnato.

AL POTERE DALL’INDIPENDENZA, DURANTE LA GUERRA CIVILE

Al potere sin dall’indipendenza dal Sudan celebrata nel 2011, poi tra i responsabili di un conflitto civile che ha causato migliaia di vittime, il presidente ha 71 anni. Secondo la legge sud-sudanese, la detenzione di un sospetto non può superare le 24 ore senza convalida del fermo. Al momento, di un provvedimento del genere, che implica accuse formali, non si ha notizia.

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