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A Bologna la Curia porta le pecore in piazza con i Re Magi, i Verdi accusano: “Esposte come oggetti”

Critiche per l'evento organizzato dalla Diocesi in piazza Maggiore: "Pecore schiacciate in un recinto e spaventate"

Pubblicato:09-01-2023 15:58
Ultimo aggiornamento:09-01-2023 15:58

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(Le foto dell’evento sono tratte dal sito della Curia e sono di Antonio Minnicelli ed Elisa Bragaglia)

BOLOGNA – I Verdi di Bologna puntano il dito sulla Curia felsinea per un evento organizzato in occasione dell’Epifania: sotto la lente del partito ambientalista finisce un recinto di pecore allestito in piazza Maggiore. Ad intervenire sull’episodio è il consigliere comunale Davide Celli, delegato del sindaco Matteo Lepore ai diritti e al benessere degli animali, intervenendo oggi nell’aula di Palazzo D’Accursio.
Uno degli interventi di Celli è infatti incentrato sul “serraglio di pecore che ha occupato piazza Maggiore nel giorno della befana. Essendo delegato al benessere degli animali e non sapendo assolutamente niente di questa iniziativa- racconta il consigliere comunale- ho chiesto informazioni al capo di gabinetto e mi è stato detto che si trattava di un’iniziativa della Curia”. Ovvero il tradizionale “Corteo dei magi”, organizzato dal Comitato per le manifestazioni petroniane con il patrocinio del Comune. Presenti l’arcivescovo Matteo Zuppi e il sindaco Matteo Lepore, immortalati nelle fotografie pubblicate sul sito web della Diocesi bolognese.

“UNA FOLLA URLANTE INTORNO AL RECINTO E ANIMALI SPAVENTATI”

“Migliaia i bolognesi che hanno partecipato all’evento”, si legge sempre sul sito: nella galleria di immagini compaiono anche le pecore citate da Celli, oltre a cavalli, asini e cammelli. “Non posso che apprezzare tutte le iniziative che avvicinano agli animali da reddito, cioè quelli che vengono mangiati, alle persone. Io stesso- continua Celli- fotografo i miei animali e li faccio conoscere”, con l’auspicio che questo “possa costituire un primo passo per non mangiarli”. Però, afferma il consigliere, “nella fattispecie dell’iniziativa in questione non c’erano cartelli che spiegavano il significato dell’esibizione e questo è ancora niente”. Perché, prosegue Celli, “una folla urlante si accalcava intorno al recinto, i bambini seguivano un agnellino per farsi dei selfie e tutti gli animali stavano schiacciati in un angolo del serraglio, perlopiù spaventati”.


“È STATO IL MODO PIÙ SBAGLIATO DI ESIBIRE GLI ANIMALI”

Secondo il consigliere comunale, “ci sono molti modi per esibire gli animali e questo sicuramente è stato quello più sbagliato. Gli animali non si trattano come se fossero dei giocattoli dentro un luna park degli anni ’70 e non sono oggetti, come peraltro ha scritto il Santo Padre nell’enciclica ‘Laudato si”, dove afferma che gli animali non sono importanti perché ci servono ma solo per il fatto che esistono, essendo stati creati da Dio”. Questo vuol dire che “noi, e anche la Curia con noi- afferma Celli- dobbiamo cercare di avere un atteggiamento diverso che non sia come quello che è stato esposto sulla pubblica piazza”.

NEL MIRINO DEI VERDI ANCHE I BOTTI DI CAPODANNO E LA CACCIA

Ma quella dell’Epifania non è stata l’unica esperienza negativa di Celli nelle ultime feste. Il consigliere racconta di aver passato la sera di Capodanno in piazza a Bazzano “e sembrava di essere in Ucraina, scoppiavano ‘raudi’ in forma praticamente intermittente e in continuazione. Mentre stavo per entrare al cinema”, continua Celli, “qualcuno dall’alto mi ha fatto cadere un ‘raudo’ in testa che, per fortuna, è caduto ed è scoppiato in terra”. Per Celli “anche su questo bisognerebbe fare qualcosa”, tenendo conto anche in questo caso del benessere degli animali. E infine, il Verde critica l’allargamento delle maglie per la caccia ai cinghiali: “Non serve tanto a ridurre un numero di animali che non è neanche conosciuto”, bensì “per abituare la popolazione al porto libero e alla vista delle armi”. Le squadre di caccia “sono le milizie armate di domani”, afferma in aula il consigliere e delegato.

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