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VIDEO | Truffa sui rimborsi dello Stato, Carabinieri: “Tutti possibili vittime, ecco cosa fare”

A Roma 11 arrestati e 3 sottoposti all’obbligo di presentazione in caserma

Pubblicato:09-01-2020 14:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:49

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ROMA – I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina, nelle province di Roma, Napoli, Siracusa e Cagliari, stanno dando esecuzione a una ordinanza che dispone misure cautelari – emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica – a carico di 14 indagati – 11 arrestati e 3 sottoposti all’obbligo di presentazione in caserma – ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno dello Stato, ricettazione, possesso e fabbricazione di documenti falsi e sostituzione di persona. In diversi casi, sono stati accertati incassi di titoli di credito, che gli appartenenti al sodalizio avevano ottenuto presentandosi in prima persona, sostituendosi di fatto ai beneficiari, grazie all’utilizzo di falsi documenti attestanti le generalità di questi ultimi. I movimenti di denaro più consistenti venivano a loro volta indirizzati in più tranche a diversi conti correnti e carte ricaricabili realmente intestati a soggetti compiacenti o a persone inesistenti per i quali erano stati creati falsi documenti. Si ipotizza la capacità del sodalizio di movimentare somme ammontanti a diversi milioni di euro.

TRUFFA RIMBORSI FISCALI, I CARABINIERI: “LA VITTIMA POTREBBE ESSERE CHIUNQUE”

“Vittima di questa truffa può essere chiunque poiché abbiamo avuto modo di accertare che i titoli di credito che erano oggetto dell’illecita attività svolta dal sodalizio criminale, erano i più svariati. Principalmente vaglia postali e assegni circolari. Ma questi erano anche in grado di incassare dei rimborsi Irpef, quindi i classici rimborsi che vengono destinati a qualsiasi contribuente nel territorio nazionale, specie se non utilizza le modalità telematiche e di accredito su conto corrente”, dichiara il comandante dei Carabinieri della compagnia Roma Casilina, il Maggiore Nunzio Carbone.

“IL VOLUME D’AFFARI POTEVA ESSERE MILIONARIO”

“Questa attività ci ha consentito di monitorare questo gruppo di persone e di accertare dei tentativi di incasso di titoli di credito per oltre 500mila euro, quindi un volume di affari che secondo la stima statistica, avrebbe potuto raggiungere i milioni”, prosegue il comandante dei Carabinieri della compagnia Roma Casilina, il Maggiore Nunzio Carbone.


“IL CONSIGLIO È CONTROLLARE PROPRIA POSIZIONE”

“Il consiglio che mi sento di dare è quello di verificare, tramite consulenti o siti preposti, quella che è la propria posizione fiscale soprattutto quando si è a credito nei confronti dello Stato, perché abbiamo avuto modo di accertare che l’associazione per delinquere era in grado di intercettare rimborsi Irpef, prima ancora che questi giungessero ai beneficiari. In questo modo il beneficiario quindi, non era al corrente di alcuna comunicazione e al tempo stesso l’organizzazione era in grado di creare una persona ad hoc, che si sostituiva all’effettivo beneficiario incassando il titolo di credito, facendo sì che si estinguesse il credito che l’utente vantava nei confronti dello Stato”, spiega Carbone.

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