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DeSmi, il pittore delle ‘donne azzurre’: belle senza schemi

Michele de Simone, in arte DeSmi, medico endocrinologo, pediatra e gia' professore universitario, intervistato dall'agenzia Dire

Pubblicato:09-01-2020 14:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:49
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ROMA – Emergono dal colore, da tele di grandi dimensioni, avvolte spesso in un “azzurro dominante”, tra colori fatti “di ossidi e sabbia silicea. Azzurri, ma anche rosati e bianchi non omologati”. Esili, giunoniche, si abbandonano all’interpretazione di chi le osserva. Sono le donne dipinte da Michele de Simone, in arte DeSmi, medico endocrinologo, pediatra e gia’ professore universitario, che, intervistato dall’agenzia Dire, ha ripercorso il suo rapporto con l’arte e l’ispirazione che lo ha portato a dipingere soprattutto figure femminili. Vive a L’Aquila e “dopo una laurea in biologia, poi in medicina e una vita a studiare e a lavorare” ha fatto della pittura, da quando e’ fuori ruolo, “l’impegno dominante, con la prima mostra nel 2012”.

“Gli occhi delle mie figure sono accennati o completamente scuri. Sara’ l’osservatore- ha spiegato- a interpretarne lo sguardo: dolcezza o tenerezza, tristezza o delusione, amore o passione. Avvertivo la necessita’ di uscire fuori dagli schemi: dalla pittura a olio alle opere di grandi dimensioni, annullando il dettaglio. Le figure sono infatti poco fotografiche, ma cariche di acceso sensualismo“.

studio di geisha desmi

Studio di Geisha – Acrilico a spatola su tela

La passione per la pittura viene da lontano. “Sono figlio d’arte- ha raccontato- e ho iniziato la mia vita artistica sotto la guida di mio padre Rodolfo, pittore paesaggista con impronta macchiaiola. Da bambino osservavo il bozzetto, la mescola dei colori, assorbendo la sua passione. Ho frequentato l’ambiente artistico aquilano. Inizialmente ero influenzato dall’arte impressionista, poi ho sentito l’esigenza di mutare il mio linguaggio pittorico verso il genere post-impressionista fino a sfociare nel genere informale di matrice espressionista, cio’ dovuto anche all’amicizia, consolidata negli ultimi anni, con il maestro Marcello Mariani, scomparso da poco”.


Nei dipinti di Michele De Simone e’ palpabile l’ispirazione della poesia ed e’ proprio lui a spiegare come i suoi dipinti restituiscano versi nelle immagini, scardinando ogni stereotipo di bellezza. “Le opere che pubblicherete rappresentano parte della collezione presentata in una recentissima mia personale dal titolo ‘She’ (tratto dalla versione originale della canzone di Charles Aznavour) dedicata alla donna come ispirazione. Mentre nel dipinto ‘L’Attesa’- ha sottolineato- e’ la luce a definire la profondita’ della scena”.

Ci sono poi “tre dipinti principali” che nascono dai versi di Pablo Neruda ‘Nuda sei semplice’: “‘Asi’ te Amo’, ‘Nudo in Azzurro’ e ‘Nudo in Giallo’ sono legati al Sonetto XXVII” a quell’estate nella chiesa d’oro di cui scrive il poeta, a quella nudita’ trasfigurata nel naturale.

“Non vi e’ dettaglio architettonico o di ambiente che possa distrarre lo sguardo- ha spiegato il pittore- Queste opere rappresentano un’uscita dagli schemi, in cui il formato di grandi dimensioni consente l’espressione piu’ piena e libera. La pittura e’ lo specchio dell’anima e del carattere: sono inquieto, curioso, mai fermo sugli stereotipi. Si dipinge cio’ che si sente senza alcun fine didascalico. Se si programma un fine- ha ribadito DeSmi- non e’ piu’ un’opera d arte e finisce la spontaneita’. Dipingo anche l’astratto, il figurativo informale, ma ci deve essere sempre una forza che guida da dentro, altrimenti il risultato diventa banale. Dal dipinto ‘Studio di Volto’, realizzato anche con tela di sacco, al dipinto ‘She’- ha spiegato ripercorrendo il suo viaggio pittorico- la stratificazione e sovrapposizione delle tele e’ diventata impetuosa, forte: le tele sono diventate materiche, rendendo la corposita’ e la pienezza della figura”.

Pittore per antica passione, per scelta e per amore delle poesie: per realizzare tutto questo “bisogna avere gentilezza, essere romantici e sensibili. Non potrei mai raffigurare qualcosa che abbia a che fare con la violenza sulle donne- ha aggiunto nel corso dell’intervista- non sarebbe spontaneo da parte mia. Non ho la violenza dentro di me e per esprimere sentimenti bisogna essere geneticamente predisposti. Non ci riuscirei, non ci ho mai pensato”. Le donne di DeSmi sono tutte “muse della tenerezza, dell’amore, della passione, ma anche della delusione. Tanto spirituali quanto fisiche, senza rispetto dei particolari: una scelta in controtendenza con la volgarizzazione attuale e dominante del corpo femminile”, sempre piu’ sezionato ed esasperato proprio nei particolari.

“L’occhio che si posa su queste donne invece- ha concluso l’artista- guarda in modo immediato e non vede dettagli”. Vede una donna.

sleeping girl

Sleeping girl, DeSmi – Ossidi, gessi, sabbie etele antiche su tela

L'Amour perdu

L’Amour perdu – Ossidi, sabbie e collage su tela

Gymnast – Acrilici a spatola su tela

Après l'amour - Desmi

Après l’amour – Ossidi, sabbie silicee e tela di sacco su tela

Studi di volto_Desmi

Studi di volto- Ossidi, sabbie, Tela di sacco e Tele antiche su tela

L'attesa_DeSmi

L’Attesa – Ossidi, Sabbie e Acrilici su tela 80x100cm

Nudo in giallo - DeSmi

Nudo in giallo – DeSmi

Desmi_She

She – Ossidi, Sabbie e Collage di Tele Antiche su tela 100x100cm

DeSmi – Nudo in Azzurro – Ossidi, Gessi, Sabbie e Tele Antiche su tela 150x100cm

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