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Caso Gregoretti, Pd e M5s propongono il rinvio del voto dopo il 26 gennaio. Salvini: “Senza onore e dignità”

Il presidente della Giunta delle immunità del Senato, Maurizio Gasparri, ha chiesto di respingere la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini

Pubblicato:09-01-2020 08:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:49

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ROMA – Il presidente della Giunta delle immunità del Senato Maurizio Gasparri ha chiesto di respingere la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Gregoretti, avanzando la proposta ai senatori all’inizio della nuova riunione della Giunta di palazzo Madama. 

I membri della Giunta per le immunità del Senato che fanno parte della maggioranza di governo (M5s-Pd-Iv), invece, hanno chiesto di rinviare il voto sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Gregoretti, previsto per il 20 gennaio, a dopo le elezioni regionali del 26 di questo mese.

SALVINI: “M5S CHIEDE RINVIO? È SENZA ONORE E DIGNITÀ”

“Hanno paura di perdere la faccia, sono senza onore e senza dignità”. Lo dice Matteo Salvini, commentando la richiesta del Movimento 5 Stelle.


GASPARRI: “COINVOLGIMENTO POLITICO DEL PREMIER CONTE”

“A prescindere dalla configurabilità o meno di un concorso nel reato del presidente Conte, elemento sul quale la giunta non può anzi non deve esprimersi, sicuramente è configurabile un coinvolgimento politico governativo di quest’ultimo”. Lo scrive il presidente della Giunta per le immunità nella sua relazione. Un coinvolgimento, sostiene Gasparri, “comprovato innanzitutto dall’assenza di qualsivoglia presa di posizione contraria sulla conduzione del caso Gregoretti da parte del ministro Salvini e sulle scelte da lui operate”.

LEGA: “SALVINI DIFESE NAZIONE”

“Il presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità, senatore Maurizio Gasparri, è relatore per il caso Gregoretti e ha presentato la relazione nella quale propone il diniego dell’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini. È evidente che l’allora ministro dell’Interno avesse agito col coinvolgimento attivo di tutto il governo, per difendere l’interesse nazionale”. Così la senatrice Erika Stefani a nome di tutti i componenti leghisti della giunta per le immunità.

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