Su Disney+ torna ‘Diario di una schiappa’, il creatore Jeff Kinney: “Impariamo a ridere di noi stessi come Greg”

Il nuovo capitolo, basato sulla serie di libri di successo, è disponibile da oggi sulla piattaforma streaming di Topolino. L’intervista allo scrittore

Pubblicato:08-12-2023 18:52
Ultimo aggiornamento:08-12-2023 18:52
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ROMA – È disponibile su Disney+ un esilarante e commovente racconto natalizio incentrato sullo studente delle medie combinaguai più amato da tutti nato dalla penna di Jeff Kinney: ‘Diario di una schiappa a Natale – Si salvi chi può!’, l’ultimo film d’animazione basato sulla serie di libri di grande successo. Dopo quattro film in live action e due animati, il protagonista Greg Heffley torna sullo schermo in occasione del Natale. Le vacanze invernali si stanno rivelando particolarmente stressanti per il giovane protagonista.

Dopo aver accidentalmente danneggiato uno spazzaneve mentre faceva un pupazzo di neve con il suo migliore amico Rowley Jefferson, Greg teme di non ricevere la nuova console per videogiochi che desidera tanto per Natale. Per peggiorare le cose, rimane bloccato dalla neve con la sua famiglia, tra cui il burbero fratello maggiore Rodrick e il fastidioso fratello minore Manny.

Diretto da Luke Cormican e scritto e prodotto da Jeff Kinney, ‘Diario di una schiappa a Natale – Si salvi chi può!’ è doppiato nella versione originale di Wesley Kimmel, Spencer Howell, Chris Diamantopoulos, Erica Cerra e Hunter Dillon. Abbiamo incontrato Jeff Kinney in collegamento su Zoom, ecco che cosa ci ha raccontato.

Cosa dobbiamo aspettarci da ‘Diario di unaschiappa a Natale–Si salvi chi può!’

Penso che dovremmo aspettarci un film di Natale diverso. È un film sulle vacanze del protagonista e questo significa che ha una marcia in più. In questo capitolo Greg riserva non poche sorprese: combina un guaio grande e non sa come risolverlo. Le risate sono assicurate. Inoltre, è stata una grande esperienza creativa. Ho un ottimo rapporto con la Disney, con i produttori con i quali lavoro e con il regista. Non avrei potuto chiedere di meglio.

Qual è il superpotere di questo capitolo?

Credo che il superpotere di questo film sia quello di essere adatto a tutta la famiglia. È un po’ insolito nel mondo dell’intrattenimento per bambini ma credo che molte famiglie guarderanno il film e si rivedranno nei personaggi.

Qual è l’aspetto universale di questa storia?

Credo che in generale l’aspetto universale delle storie di Wimpy Kid sia che riflettono la nostra comune infanzia. Quando viaggio in Cina e in Turchia, in Brasile e in Italia, mi accorgo che i bambini si rivedono nei personaggi dei libri e le famiglie si rivedono. In questo film, penso che l’aspetto universale sia che le vacanze possono essere stressanti, e anche per i bambini per ragioni diverse da quelle degli adulti. Credo di essermi appoggiato a questo stress e di aver cercato di renderlo divertente.

L’umorismo quale opportunità ti ha dato nella vita e nel lavoro?

Credo che tutto ciò che è nato dal mio senso dell’umorismo sia dovuto al fatto che quando ero bambino non ero particolarmente divertente. Nessuno avrebbe mai pensato che fossi un bambino ironico, ma avevo pensieri oppure osservazioni divertenti. Ora, da adulto, sono in grado di farle emergere.

Oggi è più complicato far ridere la gente tra censura e il politically correct?

Sì, credo che sia più difficile perché attraverso l’umorismo si cerca di avvicinarsi al limite, ma senza oltrepassarlo. Succede che con il tempo il limite cambia. Le cose che troviamo divertenti un tempo diventano poco divertenti o forse addirittura offensive in seguito. È difficile scrivere qualcosa di umoristico che resista alla prova del tempo.

A prescindere dall’età pensi che siamo tutti un po’ Greg? Perché?

Sì, perché penso che Greg sia un personaggio molto complicato, pieno di sfaccettature, disordinato e incasinato. Non è eroico, ma tutto l’opposto. Proprio come ogni essere umano. 

Cosa possiamo imparare da Greg?

Credo che possiamo imparare a ridere di noi stessi. Greg, in un certo senso, è come un cabarettista che sale sul palco, si mette a nudo e il pubblico ride perché si riconosce nel personaggio. È quello che cerco di fare con Greg.

Il Natale è vicino. Cosa desideri per il tuo futuro e per le tue storie?

Desidero la calma in questo periodo natalizio. Ma spero che le mie storie continuino ad andare avanti. Sono arrivato al libro numero 18, che è un numero importante. Ma credo che ai bambini piaccia l’affidabilità di Greg, il fatto che ci sia sempre un nuovo libro in uscita in ogni stagione. Sento che il mio lavoro è fare in modo che quei libri continuino ad arrivare.

Che rapporto hai con il Natale?

Come Greg, trovo che sia un periodo dell’anno stressante. Questo è dovuto soprattutto al fatto di non essere bravo a fare i regali. Siccome sono sempre in difficoltà mi riduco all’ultimo secondo. 

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